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La Situa

Su cosa proverà Salvini a farsi sentire e a mettere in difficoltà Meloni?

Claudio Cerasa

Prima del conflitto in medio oriente, Meloni ha sofferto eccome l'agenda Salvini: più Salvini curvava verso gli estremi, più Meloni si sentiva in dovere di non lasciare gli estremi a Salvini. La guerra in Israele ha però cambiato le carte in tavola

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Nazioni Unite. La Repubblica islamica dell’Iran, dal due novembre, è stata eletta alla presidenza del Forum sociale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Il tema di quest’anno è la tecnologia e la promozione dei diritti umani. Il 2 novembre, il sito Iran Human Right, ha ricordato quante persone sono state giustiziate quest'anno dall'Iran. In tutto: 597. Di queste: quindici donne. L'ultima: Maryam Foroughmanesh, giustizia il due novembre. Viva l'Onu.


Stanchezza. Nella famosa telefonata tra Giorgia Meloni e i due comici russi, un elemento interessante c'è: la fatigue. L'occidente, ha detto Meloni, non ha dubbi sul fatto che sostenere l'Ucraina sia la cosa giusta, ma la fatica inizia a farsi sentire e una “way out” si fa sempre più urgente. Un ministro importante del governo, a chi scrive, ha offerto una previsione sul tema: “Entro febbraio si troverà una soluzione modello due Coree per la guerra in Ucraina”. In sintesi: congelare il conflitto creando meccanismi di compensazione senza mollare il sostegno alla resistenza e senza allentare la presa sulla Russia.


Salvini allo specchietto. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame. Ogni mattina a Roma, come sorge il sole, una Meloni si sveglia e sa che dovrà correre più di Salvini o morirà di sondaggite. Prima del conflitto in medio oriente, Meloni ha sofferto eccome l'agenda Salvini: più Salvini curvava verso gli estremi, più Meloni si sentiva in dovere di non lasciare gli estremi a Salvini. La guerra in Israele ha però cambiato le carte in tavola. La domanda di responsabilità aumenta. E chi ha più difficoltà oggi nel governo a proporre agli elettori un'immagine responsabile non è Meloni ma è Salvini. Tema: su cosa proverà, nonostante la guerra, Salvini a farsi sentire e a mettere in difficoltà Giorgia? Risposta: occhio al futuro dell'Ucraina.


Inflazione. “Grazie al Sistema Italia per questa prova di coesione e di solidarietà che ha avuto un pieno e straordinario successo. Nel primo mese del carrello tricolore l’inflazione è crollata di 3,5 punti percentuali, dal 5,3 per cento all’1,8 per cento, migliore performance in Europa! Una frenata senza precedenti, frutto anche delle efficaci misure messe in campo nel settore dei carburanti e della corale iniziativa del carrello tricolore”. La frase che avete appena letto tra virgolette è del ministro Adolfo Urso (detto Urss). È una frase deliziosa e un po' ridicola. L'inflazione in Italia è diminuita, lo sapete. A ottobre, secondo le stime preliminari dell'Istat, l'inflazione ha evidenziato un netto calo, scendendo a +1,8 per cento, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9) e che si confronta con il +5,3 per cento di settembre. L'azione del governo non c'entra nulla però. L'inflazione è scesa in tutta Europa. Ed è scesa grazie a un'azione che il governo italiano ha criticato con ferocia: le decisione della Bce di alzare i tassi per molti mesi. Della serie: caro Urso, vieni avanti tu che a me vien da ridere.

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  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.