Sabato e domenica nel Foglio. Cosa c'è negli inserti del fine settimana

Questo fine settimana nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 22.30 di venerdì).

Il Papa s'è perso l'America. La distanza fra il Pontefice e gli Stati Uniti non è mai stata così ampia: alla frattura sul piano intraecclesiale si è unita quella sul fronte geopolitico. Nel terzo millennio, può Roma fare a meno della Chiesa americana? – di Matteo Matzuzzi

Soros Succession. I dissidi con il figlio maggiore Jonathan, l’eredità al minore Alex, più “politico” del padre. Che fine faranno i miliardi del finanziere – di Stefano Cingolani

Ritratto di un biografo. Alessandro Sallusti, tanti giornali, tanti amori e ora “La versione di Giorgia”. Il gusto della sfida e il trash – di Michele Masneri

Il corno e la pistola. “Ogni giorno ho temuto quella telefonata”, dice il padre di Giogiò, ucciso da un paranzino. Lo scuorno di Napoli, il cordoglio in musica – di Francesco Palmieri

L’arte vissuta molto da vicino. Un giro alla Galleria dell’Accademia di Firenze con Cecilie Hollberg, per capire cosa significa dirigere un museo – di Maurizio Crippa

Genio e sventura. Non c’è intellettuale nel ’900 più sfortunato di Walter Benjamin. La sua originalità non si faceva incasellare dall’accademia. Un libro – di Pierluigi Battista

I sotterranei dell’amore. Cento anni di foto raccontano le storie segrete di uomini innamorati, oltre slogan e pregiudizi. Un libro e una mostra – di Vittorio Bongiorno

Vita, passioni, tormenti (e pure eresie) di Tommaso, sommo teologo. Chi era veramente l’Aquinate? Il personaggio puro e casto gli fu cucito addosso dagli agiografi per giustificarne la canonizzazione, che avveniva 700 anni fa. Ma la sua storia è ben più complessa – di Giovanni Ventimiglia

Guerra di codici. Messaggi criptati, testi cifrati, lingue misteriose. Comunicare per enigmi è la chiave per vincere il nemico, dai navajo a Turing – di Roberto Volpi

Arsenico e vecchie indulgenze. Così i grandi giallisti hanno preso in simpatia le donne avvelenatrici di uomini spregevoli. Agatha Christie in testa – di Siegmund Ginzberg

Nuovo Cinema Mancuso. I film della settimana e i dietro le quinte raccontati da Mariarosa Mancuso