Europa Ore 7

Basterà una bussola strategica per la Difesa europea?

Le nuove sanzioni contro Lukashenka e Morawiecki chiama la Nato. La Cop26 delude; il lockdown dei non vaccinati in Austria e il mini-lockdown dei Paesi Bassi. Le restrizioni francesi alla frontiera e le minacce della Commissione a Orbán

David Carretta

Lo “Strategic compass” di Borrell è “una guida per l'azione” con “proposte concrete e un calendario”, che copre “il più ampio spettro possibile dell'agenda di sicurezza e di difesa”, ci ha detto un funzionario coinvolto nella sua redazione

In un Consiglio “jumbo” i ministri degli Esteri e della Difesa dei 27 oggi avranno la loro prima discussione sullo “Strategic compass” (bussola strategica), il documento che dovrebbe servire da base per rafforzare la politica di sicurezza e di difesa dell'Ue. L'alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, ha presentato il testo mercoledì scorso al collegio dei commissari e inviato le sue proposte alle capitali.  I prossimi quattro mesi saranno decisivi per capire se gli stati membri sono pronti a lanciare un cantiere serio sulla sicurezza. Lo “Strategic compass” dovrebbe essere formalmente approvato al Consiglio Affari esteri del 21 marzo del 2022, prima di ricevere l'avallo dei capi di stato e di governo nel Consiglio europeo del 24 e 25 marzo. “L'Europa è in pericolo”, ha detto Borrell. Dopo lo choc “America first” della presidenza Trump e il ritiro disastroso dall'Afghanistan della presidenza Biden, gli europei dicono di volersi dotare di strumenti per rafforzare la loro autonomia strategica. Avere nuove capacità militari è essenziale se l'Ue vuole essere presa sul serio nel momento. Ma, come spiega, il Foglio in un editoriale non basta averle: per essere presa sul serio l'Ue deve avere anche la volontà di usare le nuove capacità militari.

 

Lo “Strategic compass” di Borrell è “una guida per l'azione” con “proposte concrete e un calendario”, che copre “il più ampio spettro possibile dell'agenda di sicurezza e di difesa”, ci ha detto un funzionario coinvolto nella sua redazione. Nell'introduzione viene presentato l'ambiente strategico attuale sulla base dell'analisi dei servizi di intelligence degli stati membri: i diversi conflitti e minacce, siano essi nazionali, regionali o globali, inclusa la nuova categoria dei conflitti e delle minacce ibride (in particolare quelle cyber e le campagne di disinformazione). L'obiettivo è anche “forgiare una cultura strategica comune” tra i 27, in modo che tutti abbiano (più o meno) la stessa valutazione delle sfide che l'Ue ha di fronte. Il documento è poi suddiviso in quattro capitoli operativi: agire, rendere sicuro, investire e partner. Ciascuno contiene le proposte che dovranno essere dibattute e concordate nei prossimi quattro mesi.

 

La principale proposta – inserita nel primo capitolo – è la creazione di "una capacità di dispiegamento rapido dell'UE”. Tradotto: una forza “fino a 5 mila soldati” da poter inviare rapidamente per intervenire in una crisi, che includa componenti terrestri, ma anche marittime e aeree. Non è l'esercito dell'Ue da 50-60 mila soldati che era stato promesso al Consiglio europeo di Helsinki del 1999 (avete letto bene: 22 anni fa). Non sono nemmeno i “Battlegroups” (gruppi tattici, ndr) che furono dichiarati operativi nel 2007, ma che non sono mai entrati in azione per ragioni politiche e organizzative. E' una forza molto più limitata, che dovrebbe avere anche compiti molto meno ambiziosi. I tempi sono lunghi: l'obiettivo è creare la forza di intervento rapido dell'Ue entro il 2025. Ma per fare cosa?

 

Un esempio spesso citato a Bruxelles sull'uso della forza rapida è la necessità di rendere sicuro un aeroporto come per l'evacuazione da Kabul (cosa che l'Ue da sola non è stata in grado di fare). Un altro è lanciare una missione di stabilizzazione in ambienti ostili, anche se nessuno ha spiegato cosa significhi davvero. Le principali novità rispetto ai “Battlegroups” sono addestramenti in comune sotto l'ombrello europeo, la messa in comune di “critical enablers” (satelliti, droni, capacità di trasporto e unità mediche), finanziamenti comunitari e un ruolo più forte per la struttura di comando e controllo dell'Ue. Anche i meccanismi decisionali dovrebbero essere più semplici attraverso il concetto della flessibilità. La regola dell'unanimità verrebbe mantenuta per lanciare un'operazione, ma se c'è solo una coalizione di volenterosi pronti a partecipare saranno solo quei paesi a prendere pianificare e condurre la missione senza la possibilità per gli altri stati membri di mettere il veto.

 

Gli altri tre capitoli potrebbero apparire meno interessanti, ma secondo alcuni esperti sono i più importanti per le sfide strategiche del futuro per l'Ue. Il capitolo “Secure” dovrebbe contenere la scatola degli attrezzi per far fronte alle minacce ibride e coordinare la risposta sia nel settore cyber sia in quello della disinformazione. Inoltre prevede una presenza marittima coordinata nell'Indo-Pacifico e riconosce la necessità di una strategia per la sicurezza e la difesa nello spazio, che è diventato nuovo terreno di competizione geostrategico. Il capitolo “Invest” indica quali sono i progetti prioritari da finanziare con il Fondo europeo di difesa (come droni marittimi, futuri sistemi di combattimento, osservazione spaziale e carri-armati da combattimento intelligenti). Infine il capitolo “Partner” contiene gli interlocutori principali (Nato, Nazioni Unite, Unione Africana, Asean, Stati Uniti, Canada, Norvegia, Regno Unito, eccetera) con cui spingere in termine di cooperazione. Anche questo tema è delicato, nel momento in cui la Germania e i paesi dell'est frenano sullo “Strategic compass” per evitare che diventi un concorrente della Nato.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di lunedì 15 novembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

Nuove sanzioni contro Lukashenka per l'uso dell'arma dei migranti - I ministri degli Esteri dei 27 oggi approveranno un nuovo quadro giuridico per inserire nella lista nera le persone e le entità impegnate nel traffico di migranti che Alexander Lukashenka sta usando per destabilizzare l'Ue. Nessuno stato membro ha sollevato obiezioni e la proposta dovrebbe essere approvata senza discussione tra i ministri. La decisione sui nomi di persone e entità sanzionate dovrebbe essere formalizzata nei prossimi giorni. Nel frattempo, l'Alto rappresentante, Josep Borrell, ieri ha parlato con il ministro bielorusso degli Esteri, Vladimir Makei, sulla situazione dei migranti bloccati al confine con l'Ue. “La situazione attuale è inaccettabile e deve finire. Le persone non devono essere usate come armi”, ha detto Borell, chiedendo di concedere l'accesso ai migranti per le agenzie umanitarie.

 

Le pressioni dell'Ue funzionano per bloccare il flusso verso la Bielorussia - “Gli eventi di questa settimana hanno dimostrato che l'Ue è una forza che può respingere le minacce e le tattiche per destabilizzarla”, ha detto ieri la commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, dopo che diverse compagnie aeree hanno annunciato l'interruzione e restrizioni per i voli diretti a Minsk. La Turchia non permetterà più ai cittadini siriani, afghani e iracheni di imbarcarsi verso la capitale bielorussa. Turkish Airlines ha di fatto escluso la compagnia bielorussa Belavia dalla sua rete in Medio oriente. La compagnia privata siriana Cham Wings ha sospeso i voli dalla Siria a Minsk. La minaccia di finire nella lista nera dell'Ue – in particolare di congelare i conti bancari e gli altri asset – sembra aver funzionato. Sul Foglio Micol Flammini spiega che la tratta aerea di Minsk non vale il mercato dell'Ue.

 

Morawiecki chiama la Nato (ma solo l'articolo 4) - Il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, sta valutando di coinvolgere la Nato nella crisi sui migranti con la Bielorussia. "Sappiamo che per fermare il regime bielorusso non bastano solo le parole", ha detto Morawiecki in un'intervista all'agenzia di stampa Pap. "Stiamo discutendo con la Lettonia ma soprattutto con la Lituania se non mettere in funzione l'articolo 4 della Nato: ci sembra che ne abbiamo sempre più bisogno". Cosa prevede l'articolo 4 del trattato Nato? "Le parti si consulteranno ogni volta che, nell'opinione di una di esse, l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata".

 

L'Ue preoccupata per la minaccia russa all'Ucraina - L'Ue venerdì ha espresso preoccupazione per i movimenti militari russi vicino alla frontiera con l'Ucraina, dopo che l'amministrazione Biden ha lanciato l'allarme su una possibile invasione. "Continuiamo a sorvegliare la situazione e le informazioni che abbiamo raccolto finora sono abbastanza inquietanti", ha detto il portavoce del Servizio europeo di azione esterna, Peter Stano. Mercoledì Washington aveva chiesto alla Russia di fare "chiarezza" sui movimenti di truppe "inusuali" alla frontiera con l'Ucraina. "La nostra inquietudine è che la Russia faccia il grave errore di tentare di riprodurre ciò che ha fatto nel 2014, quando ha ammassato le sue forze lungo la frontiera ed è entrata nel territorio sovrano ucraino, affermando a torto di essere stata provocata", aveva detto mercoledì il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Alcune paesi europei, tuttavia, non ritengono che ci sia il rischio di un'azione militare imminente.

 

La Cop 26 delude, ma per von der Leyen è un passo nella buona direzione - La Cop 26 di Glasgow si è chiusa con risultati ben al di sotto delle aspettative, ma secondo la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, è comunque "un passo nella buona direzione. 1,5 gradi rimane a portata di mano, ma il lavoro è lungi dall'essere completato. Il minimo che possiamo fare ora è attuare le promesse di Glasgow il più rapidamente possibile e poi puntare più in alto", ha detto von der Leyen. La presidente della Commissione ha rivendicato "progressi" sulle tre priorità che aveva fissato prima della Cop 26: impegni a tagliare le emissioni durante questo decennio, raggiungere i 100 miliardi di euro l'anno per il finanziamento climatico e trovare un'intesa sulle regole tecniche per valutare in modo più preciso i risultati sulle emissioni. Per il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, l'accordo a Glasgow “non è permetto”, ma “mantiene l'obiettivo di limitare il surriscaldamento climatico”. In un editoriale il Financial Times spiega che la Cop 26 ha permesso di ottenere più di quanto atteso, ma meno di quanto sperato a causa degli ostacoli posti da India e Cina.

 

L'Austria impone il lockdown ai non vaccinati - L'Austria a partire da oggi è il primo paese al mondo a imporre un lockdown unicamente alle persone non vaccinate per fronteggiare l'impennata di casi di Covid-19. Il Green pass con tampone negativo non sarà più sufficiente per condurre una vita normale. I non vaccinati potranno uscire di casa solo per attività essenziali come fare la spesa o andare in farmacia. Sarà consentito uscire per andare a lavorare, ma solo con test negativo. La decisione annunciata ieri dal cancelliere austriaco, Alexander Schallenberg, tocca quasi un quarto della popolazione. "Abbiamo un solo obiettivo: proteggere le nostre unità di terapia intensiva", ha detto il ministro della Sanità, Wolfgang Mückstein.

 

I Paesi Bassi vanno in mini-mini-lockdown per tre settimane - Il primo ministro olandese, Mark Rutte, venerdì, ha annunciato la reintroduzione di diverse restrizioni contro l'aumento dei contagi di Covid-19, che alcuni hanno qualificato come un lockdown parziale. In realtà, le misure non sono particolarmente pesante: per almeno tre settimane i bari, i ristoranti e i negoziati essenziali dovranno chiudere alle 20h, mentre quelli non essenziali e i servizi alle 18h. Gli eventi sportivi dovranno svolgersi a porte chiuse ed è stato raccomandato lo smart working. La decisione più forte è quella di limitare la possibilità di ospitare altre persone in casa a quattro. "Dobbiamo ridurre il numero di contatti e infezioni il più rapidamente possibile", ha detto Rutte, riconoscendo che la decisione è "molto spiacevole".

 

La Francia impone nuove restrizioni ai non vaccinati alla frontiera - Il governo francese ha deciso di restringere le condizioni per l'accesso al suo territorio per le persone non vaccinate che provengono da una serie di paesi europei con una forte incidenza di contagi. I viaggiatori non vaccinati in provenienza da Germania. Belgio, Paesi Bassi, Repubblica ceca, Austria, Ungheria e Grecia dovranno  presentare un tampone negativo realizzato nelle 24 ore antecedenti la partenza per la Francia. Con i centri di test sotto pressione, in Belgio si teme che i non-vaccinati che vogliono andare in Francia non faranno in tempo a ottenere i risultati nei tempi richiesti.

 

Sul Digitale l'Italia recupera, ma ha grossi problemi di competenze - La Commissione venerdì ha pubblicato il suo Indice dell'economia e società digitale (DESI) del 2021, riconoscendo che l'Italia ha fatto alcuni progressi rispetto ad altri stati membri, recuperando quattro posizioni nel corso dell'ultimo anno. Nella classifica dell'Indice DESI, l'Italia è passata dal 25esimo posto su 28 stati membri del 2020 (c'era ancora il Regno Unito) al 20esimo posto del 2021. A fare peggio dell'Italia sono Romania, Bulgaria, Grecia, Polonia, Ungheria, Slovacchia e Cipro. Ma rimane un grosso problema: "L'Italia è significativamente in ritardo rispetto ad altri paesi dell'UE in termini di capitale umano". Secondo la Commissione "rispetto alla media dell'Ue, l'Italia "registra livelli di competenze digitali di base e avanzate molto bassi". “Sul piano della connettività l'Italia avanza, sui servizi pubblici avanza”, ci ha detto una fonte della Commissione: “la grande sfida è a livello delle qualifiche”, in particolare per “l'utilizzo di internet e applicazioni avanzate a livello dell'industria”.

 

La Commissione chiede alla Corte di multare Orbán sui migranti - La Commissione venerdì ha deciso di deferire l'Ungheria alla Corte di giustizia dell'Ue chiedendo ai giudici di Lussemburgo di ordinare il pagamento di sanzioni pecuniarie per il mancato rispetto da parte del governo di Budapest si una sentenza sulle norme in materia di asilo e rimpatrio. Il 17 dicembre del 2020, la Corte dell'Ue aveva stabilito che la legislazione ungherese in materia di norme e prassi nelle zone di transito alla frontiera con la Serbia era contraria al diritto comunitario. Secondo la Commissione, l'Ungheria non ha adeguato la sua legislazione alla sentenza sulle violazioni della direttiva sulle procedure d'asilo, della direttiva sulle condizioni di accoglienza e della direttiva rimpatri. In particolare, il governo Orbán non ha adottato le misure necessarie a garantire un accesso effettivo alla procedura di asilo e non ha chiarito le condizioni relative al diritto di rimanere nel territorio in caso di ricorso nell'ambito di una procedura di asilo.

 

La Commissione minaccia Orbán sul voto all'Onu sulle droghe - Sempre venerdì la Commissione ha inviato un parere motivato all'Ungheria per il mancato rispetto della posizione dell'Ue nel voto sulle raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) relative alla cannabis e alle sostanze associate alla cannabis alla riunione della commissione Stupefacenti delle Nazioni Unite del dicembre 2020. Le raccomandazioni riguardano modifiche alle tabelle della Convenzione dell'Onu sugli stupefacenti e della Convenzione dell'Onu sulle sostanze psicotrope, nelle quali sono elencate le sostanze soggette a controllo internazionale. Secondo la Commissione, le decisioni relative all'iscrizione, a livello internazionale, di sostanze in tali tabelle rientrano nella competenza esclusiva dell'Ue. La posizione dell'Ue, adottata dal Consiglio nel novembre 2020, è vincolante per gli stati membri, i quali sono tenuti a votare di conseguenza nella commissione Stupefacenti. Nel voto sulle raccomandazioni dell'OMS l'Ungheria ha votato per due volte in contrasto con la posizione dell'Ue.

 

Un (altro) nuovo partito vince le elezioni in Bulgaria - Un partito appena nato, "Continuiamo il cambiamento" (Pp), ha vinto le terze elezioni legislative in meno di dieci mesi in Bulgaria, conquistando oltre il 26 per cento di voti e superando il Gerb dell'ex primo ministro Boyko Borissov, secondo i conteggi preliminari delle schede pubblicati ieri sera. Ma l'esito delle urne non fornisce alcuna chiarezza sul prossimo governo, nel momento in cui la Bulgaria vive una profonda crisi politica e sanitaria. Il Gerb di Borissov, favorito della vigilia, si è fermato a circa il 23 per cento dei voti. Il Pp, che è stato fondato a settembre da due laureati a Harvard (i quarantenni Kiril Petkov e Asen Vasilev) è arrivato in testa con circa il 26,3 per cento dopo una campagna incentrata sul tema "corruzione zero". Il Pp ha conquistato una parte consistente dell'elettorato che nelle due precedenti elezioni aveva votato per un partito diretto da un cantante e presentatore televisivo, "C'è un Popolo Così" (ITN). Dopo due successi consecutivi, ITN è crollato sotto il 10 per cento. In Parlamento dovrebbero entrare il Movimento per i diritti e le libertà e il Partito socialista (entrambi poco sopra al 10 per cento). Molti osservatori ritengono che sarà comunque difficile formare una maggioranza di governo. Almeno la Bulgaria dovrebbe mantenere il suo attuale presidente. Rumen Radev ieri sera era a pochi voti dal 50 per cento necessario per vincere al primo turno. In caso di ballottaggio, il vantaggio di Radev dovrebbe essere sufficiente garantirgli la rielezione.

 


Il calendario della settimana in Europa

Lunedì 15 novembre

– Consiglio Affari Esteri

– Consiglio Jumbo Affari Esteri-Difesa

– Consiglio Agricoltura e pesca

– Consiglio: riunione ministeriale della Partnership orientale

– Parlamento europeo: audizione della presidente della Bce, Christine Lagarde, alla commissione Economica

– Commissione: discorso della presidente von der Leyen al Süddeutsche Zeitung Wirtschaftsgipfel

– Commissione: discorso del commissario Gentiloni alla Annual Research Conference della Direzione generale Ecfin

– Parlamento europeo: conferenza stampa della presidente del gruppo S&D, Garcia Perez, con l'ex presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula Da Silva

– Corte dei conti: rapporto annuale sui programmi di spesa dell'Ue

– Eurostat: dati sul turismo nell'estate del 2021; dati sul commercio internazionale di merci nel 2021; dati sulle ore di lavoro nel secondo trimestre del 2021

 

Martedì 16 novembre

– Consiglio Difesa

– Consiglio: consiglio di cooperazione Ue-Uzbekistan

– Commissione: il commissario Gentiloni partecipa alla Conferenza "Italia e Europa: il futuro dei sistemi sanitari dopo la pandemia"; incontra l'Ad di Ryanair, Micheal O'Leary; partecipa all'incontro dei ministri delle Finanze del G7

– Servizio europeo di azione esterna: l'Alto rappresentante Borrell riceve il premier del Chad, Albert Pahimi Padacké

– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulle leggi "Stop Soros" in Ungheria; sentenza sull'indipendenza dei giudici in Polonia

– Eurostat: stima flash del Pil e dell'occupazione nel terzo trimestre del 2021; dati sull'eccesso di mortalità fino a settembre 2021; dati sui benefit sociali

 

Mercoledì 17 novembre

– Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari

– Commissione: i commissari Timmermans, Gabriel e Sinkevicius partecipano all'European Business Summit

– Commissione: il vicepresidente Timmermans a Madrid; discorso al Forum dell'ue sull'aria pulita

– Commissione: la vicepresidente Vestager incontra in video conferenza l'Ad di Google e Alphabet, Sundar Pichai

– Commissione: il commissario Gentiloni riceve l'Ad di Snam, Marco Alvera

– Commissione: discorso della commissaria Simson alla tavola rotonda "La rivoluzione dell'Idrogeno" organizzata dalla rappresentanza permanente dell'Italia presso l'Ue e dall'ambasciata d'Italia in Belgio.

– Consiglio: riunione del Coreper

– Comitato delle regioni: incontro degli Young Elected Politicians

– Eurostat: dati sull'inflazione a ottobre 2021; dati sulla produzione nel settore delle costruzioni a settembre 2021; dati sulle nuove imprese e i fallimenti nel terzo trimestre del 2021

 

Giovedì 18 novembre

– Consiglio Affari generali (Coesione)

– Commissione: discorso della presidente von der Leyen alla Henry A. Kissinger Prize Award Ceremony

– Commissione: l'Alto rappresentante Borrell e i commissari Dombrovskis, Jourova e Simson partecipano all'European Business Summit 2021

– Commissione: il commissario Schmit incontra in videoconferenza il presidente della Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti e riceve il ministro per il Sud e la Coesione, Mara Carfagna

– Commissione: il commissario Gentiloni riceve il ministro per il Sud e la Coesione, Mara Carfagna; discorso sulla risposta di politica economica transatlantica alla pandemia e la strada verso la ripresa a un evento organizzato dalla Federal Reserve Bank di New York

– Commissione: discorso della commissaria Johansson al Global Progressive Forum 2021

– Parlamento europeo: audizione del membro del board della Bce, Fabio Panetta, alla commissione Economica

– Parlamento europeo: audizione del commissario Sinkevicius alla commissione Ambiente

– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza

– Comitato delle regioni: incontro degli Young Elected Politicians

– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulla conservazione dei dati personali per la salvaguardia della sicurezza nazionale

– Eurostat: dati sulla produzione di latte nel 2020; dati sui permessi di soggiorno alla fine del 2020; dati sui passeggeri marittimi nel 2020

 

Venerdì 19 novembre

– Consiglio Sviluppo

– Commissione: la vicepresidente Vestager a Francoforte incontra la presidente della Bce, Christine Lagarde, e partecipa al Frankfurt European Banking Congress

– Commissione: il commissario Gentiloni partecipa all'Assemblea generale di Confindustria Firenze

– Commissione: il commissario Schmit riceve il segretario generale della Confederazione dei sindacati italiani, Luca Visentini, e il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri

– Servizio europeo di azione esterna: l'Alto rappresentante Borrell riceve il capo di USAID, Samantha Power

– Consiglio: riunione del Coreper

– Banca centrale europea: discorso della presidente Lagarde al Frankfurt European Banking Congress

– Eurostat: dati sulla spesa delle famiglie nel 2020; dati sul trasporto ferroviario di merci e passeggeri nel 2020