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media e potere
Un visconte inglese è pronto a prendersi il Telegraph
Era da oltre un decennio che Jonathan Harmsworth ambiva a mettere le mani sul quotidiano, e a breve l'acquisto dovrebbe avvenire davvero. Si prospetta così la nascita di un polo mediatico di destra che rivaleggerà con l'impero di Rupert Murdoch
“Fatti da parte, Rupert Murdoch”, ha scritto il Guardian per raccontare il probabile acquisto del quotidiano Telegraph da parte dei proprietari del Daily Mail, per 500 milioni di sterline. La firma dovrebbe avvenire a breve e si prospetta così la nascita di un nuovo polo mediatico di destra che può rivaleggiare con l’impero di Murdoch (che con la sua NewsCorp., ora guidata dal figlio Lachlan, possiede il Sun e il Times). Il nuovo probabile proprietario del Telegraph, Jonathan Harmsworth, quarto visconte di Rothermere, oltre al Daily Mail, fondato da un prozio, possiede anche: il Mail on Sunday, l’i Paper, fatto con notizie brevi targettizzate ai pendolari, e il tabloid gratuito Metro. Il visconte ha ereditato il titolo e il Mail dal padre che, thatcheriano di ferro, aveva poi appoggiato Tony Blair. L’attuale visconte di Rothermere, però, è tornato su posizioni conservatrici, usando sempre come scudo il fatto che lui non interferisce in nessun modo con i propri direttori. Si dice che Rothemere voglia anche portare il Mail, che vive ancora soprattutto di pubblicità e di vendite in edicola, al modello più contemporaneo del Telegraph, che ha una solida base di abbonati, e alcuni speculano che alla guida voglia metterci il figlio trentunenne Vere.
Era da oltre un decennio che Rothemere ambiva a mettere le mani sul Telegraph, e ha dovuto aspettare che la famiglia proprietaria avesse bisogno di coprire i propri debiti. L’offerta del visconte è stata presa in considerazione dopo che il gruppo americano RedBird, proprietario del Milan, ha dovuto rinunciare due volte al tentativo di acquisto, per via dei suoi legami con la Cina e per via dei finanziamenti degli Emirati Arabi (la sussidiaria media di RedBird è controllata dal vicepresidente emiratino, proprietario del Manchester City). Quest’anno è passata una legge che limita al 15 per cento gli investimenti di stati stranieri nei quotidiani britannici, e l’attuale proprietà aveva paura di un’investigazione da parte della ministra della Cultura, Lisa Nandy, soprattutto dopo aver tentato un’altra scalata due anni fa con soldi qatariani. “Lord Rothermere ha giocato una mano di poker molto astuta, ha mostrato pazienza e ora è il vero vincitore”, ha detto un editor del Financial Times, ma non si sa ancora dove prenderà tutti i soldi. “Ammiro da molto il Daily Telegraph”, ha annunciato il visconte cinquantasettenne. “Io e la mia famiglia abbiamo un amore duraturo verso i giornali e verso chi li fa. Il Telegraph è il più grande e il migliore giornale in formato largo britannico, e ho imparato a rispettarlo. Ha una storia formidabile e ha avuto un ruolo vitale nel dare forma al dibattito nazionale negli scorsi decenni”. Ha aggiunto che il suo ricordo più bello era quando il nonno lo accompagnava a vedere le rotative del Mail. Il visconte aveva già un piede nel Telegraph, dato che sua figlia lavora lì, nelle pagine dedicate all’economia.
Negli anni il Telegraph e il Daily Mail sono riusciti a rovinare diverse carriere di politici laburisti e il tabloid, di recente, ammicca alla necessità di qualcuno che possa “salvare l’Inghilterra”, come il leader dell’estrema destra Nigel Farage, dopo i fallimenti dei governi conservatori. Qualcuno ha ricordato la simpatia del quotidiano, allora del nonno, verso i gruppi fascisti inglesi negli anni Trenta, commentando: “E’ facile non influire sui giornalisti, se si è d’accordo con loro”.