
Il sindaco di Nizza Christian Estrosi (foto ANSA)
Editoriali
La battaglia del sindaco di Nizza
Accogliendo un ricorso presentato dal partito della sinistra radicale La France insoumise, il tribunale intima a Christian Estrosi di rimuovere la bandiera di Israele dal municipio. Al suo posto ci saranno le foto degli ostaggi e un appello alla libertà per Sansal
Dal 9 ottobre del 2023 il comune di Nizza, guidato dal sindaco di centrodestra Christian Estrosi, esponeva la bandiera dello stato d’Israele a sostegno degli ostaggi imprigionati dall’organizzazione terroristica palestinese Hamas. “E’ un impegno morale che ho preso con i cittadini”, aveva dichiarato Estrosi, con la promessa di rimuoverle solo “quando verrà liberato l’ultimo ostaggio”. Ma giovedì 26 giugno il tribunale amministrativo di Nizza, accogliendo un ricorso presentato dal partito della sinistra radicale francese, la France insoumise (Lfi), i cui esponenti hanno spesso fatto commenti antisemiti e antisionisti, ha stabilito che le bandiere dovevano essere rimosse. “Ci sono voluti quasi due anni affinché il tribunale amministrativo, su ricorso politico di un movimento chiamato Lfi , decidesse di ordinarmi di rimuovere una bandiera umanitaria”, ha reagito Estrosi, definendo la decisione dei magistrati “ingiusta”. La bandiera di Israele, che sventolava accanto a quella francese sul frontone del comune di una città che nel 2016 ha subìto uno dei peggiori attacchi terroristici della storia di Francia da parte di un militante dello Stato islamico, è stata rimossa giovedì scorso.
“Sono un repubblicano, rispetto le decisioni e la legge”, ha detto, ma la France insoumise “ha fatto della bandiera israeliana un simbolo da abbattere”. I giudici hanno giustificato il loro divieto con la “persistenza nel tempo”, “l’entità del conflitto in medio oriente” e le “tensioni globali” che rischiano di aver un impatto sul territorio francese. Per il tribunale, la bandiera israeliana non è più “solo un simbolo di sostegno agli ostaggi” nelle mani di Hamas, ma un “sostegno allo Stato d’Israele e quindi una rivendicazione politica”. Il sindaco di Nizza, nonostante la decisione, ha promesso di continuare la battaglia in solidarietà con Israele. Al posto delle bandiere, ha annunciato, verranno affisse le foto degli ostaggi israeliani e francesi, accanto a un appello alla “libertà per Boualem Sansal”, lo scrittore franco-algerino in carcere ad Algeri dal 16 novembre per il suo libero pensiero.
