Il logo di Al Jazeera - foto via Getty Images

Accuse infondate

Le fake news contro Israele, direttamente da Al Jazeera

Giulio Meotti

Il canale di informazione all news mediorientale prima diffonde la notizia di stupri israeliani verso le donne di Gaza, poi è costretto a ritrattarla: era falsa. Così nasce una menzogna 

Il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne, Reem Al Salem, ha espresso il suo “allarme” per l’escalation dei reati di stupro perpetrati dai soldati israeliani contro le donne palestinesi a Gaza. “È ripugnante che tali denunce di violenza sessuale continuino senza sosta”. Al Jazeera parla di stupri commessi da soldati israeliani contro donne a Gaza durante il raid dell’esercito all’ospedale Al Shifa. La notizia finisce per inondare i social e anche molti siti italiani (Fanpage titola su “stupri, esecuzioni e violenze contro donne e bambine palestinesi a Gaza”). Durante un evento per la Giornata internazionale della donna, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, dopo aver menzionato i crimini sessuali di Hamas, evoca le “denunce di violenza sessuale contro detenuti palestinesi”.
 

Dopo aver lasciato correre liberamente la storia degli stupri israeliani nell’ospedale di Gaza per più di 24 ore, il portavoce di al Jazeera ha dovuto cancellare la pagina che conteneva il video e l’articolo, che accusava i soldati israeliani di stupro durante l’ultima escursione contro i terroristi di Hamas e della Jihad islamica che si erano barricati all’interno dello Shifa e che ha portato all’arresto di centinaia di terroristi palestinesi.
 

Anche l’editorialista ed ex direttore di al Jazeera, Yasser Abuhilalah, ha ammesso: “La storia dello stupro delle donne nell’ospedale al Shifa è stata inventata... La donna che ha parlato dello stupro ha giustificato la sua esagerazione e il suo discorso scorretto dicendo che l’obiettivo era suscitare il fervore e la fratellanza della nazione”.
 

L’articolo, usando le stesse identiche parole delle denunce degli stupri perpetrati da Hamas in Israele il 7 ottobre e per mesi considerate una diceria dall’Onu e da molti ambientini occidentali, recitava: “Le hanno ordinato di spogliarsi e hanno iniziato a picchiarla. Dopo ore, hanno portato fuori tutte le donne tranne la donna incinta e i suoi figli. L’hanno portata davanti a suo marito e ai suoi figli, l’hanno violentata e hanno ordinato agli uomini di non chiudere gli occhi, altrimenti gli avrebbero sparato”.
 

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha risposto su X: “I palestinesi inventano storie di stupro per incitare all’antisemitismo. @antonioguterres, sono sicuro che sia triste per te, ma questa è la realtà”. Il 19 febbraio il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra ha pubblicato una dichiarazione in cui affermava anche che i palestinesi erano vittime di crimini sessuali”. Una storia che sembra uscita direttamente dal manuale del Doktor Goebbels: “Ripeti mille volte una menzogna e diventerà una verità”.

Di più su questi argomenti:
  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.