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In Ecuador il tasso di omicidi è schizzato alle stelle. Un grafico

Redazione

Funzionari del dipartimento di stato e dell'esercito americano andranno nel paese sotto attacco dei narcos. Ma già da prima delle violenze degli ultimi giorni la situazione era insostenibile: le morti violente sono aumentate del 288 per cento dal 2019 al 2022

Un'ondata di violenze senza precedenti, risultato dell'azione corale di bande criminali determinate a generare caos, ha travolto l'Ecuador arrivando a metterne in pericolo la stabilità democratica e costringendo il presidente Daniel Noboa a reagire con l'introduzione dello stato di emergenza e una dichiarazione di "conflitto armato interno". Il capo dello stato ha utilizzato quanto previsto dalla Costituzione per ordinare alle forze armate di avviare operazioni di repressione delle 22 bande di narcos censite e dichiarate "terroristiche". Gruppi in grado, per altro, di corrompere politici, forze dell'ordine e funzionari. Oggi a Radio Canela di Quito, Noboa ha avvertito "eventuali giudici e pm che sostenessero i gruppi terroristici" che "sarebbero considerati come parte di essi". 

Alti funzionari del Dipartimento di stato e dell'esercito americano andranno in Ecuador nelle prossime settimane per esplorare modi per aiutare Quito a far fronte alla minaccia delle bande di narcotrafficanti. Washington aggiunge che anche dirigenti delle sue forze dell'ordine si recheranno nel paese sudamericano per assisterlo nelle indagini penali dopo l'ondata di violenza. L'Ecuador è diventato il crocevia internazionale del traffico di cocaina: parliamo di almeno 700 tonnellate all'anno. È terzo al mondo per sequestri di coca, dopo Colombia e Stati Uniti.

 

Non esistono bilanci ufficiali ma polizia e amministrazioni locali hanno indicato che i morti in questa guerra dei cartelli della droga contro lo stato sarebbero già 14. Ma già prima dei fatti degli ultimi giorni, il tasso di omicidi era schizzato alle stelle in Ecuador. Secondo i dati del ministero degli Interni ecuadoriano, pubblicati dall'Istituto Igarapé - think tank con sede a Rio de Janeiro - ce ne sono stati 4.800 nel 2022. Secondo le ultime stime del governo ecuadoriano, però, le morti violente sarebbero salite a 8.008 nel 2023, il che indica che la situazione è ormai significativamente peggiore rispetto ai dati ufficiali.

   

   

Il grafico che pubblichiamo qui sopra, realizzato da Statista, cerca di dare un’idea di dove si colloca l’Ecuador nel contesto dei suoi vicini latinoamericani. Il tasso di omicidi del Venezuela è stato il più alto della regione nel 2022 con 40,4 persone uccise ogni 100.000 abitanti, anche se con un calo del 20 per cento rispetto al 2019, quando il tasso era di 50,6 omicidi ogni 100.000 persone. Molti paesi dell’America Latina hanno registrato diminuzioni degli assassinii tra il 2019 e il 2022. Con la triste eccezione dell’Ecuador, dove invece sono aumentati di un impressionante 288 per cento: da 6,9 morti per 100.000 abitanti nel 2019 fino a 26,7 morti per 100.000 nel 2022.

   

  

Le misure eccezionali disposte in questi giorni dal governo, con il dispiegamento nelle strade di soldati in tuta mimetica e di veicoli blindati, sono giunte dopo la fuga dal carcere di due boss del narcotraffico. Diverse bande criminali hanno seminato il panico prendendo d'assalto ospedali, carceri, televisioni e università. Sono state segnalate prese di ostaggi, attacchi armati, incendi, omicidi e sequestri.

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