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Sul nome di Trump sulla scheda la Corte del Michigan decide al contrario di quella del Colorado. E ora?

Redazione

Il caos porterà secondo molti la Corte suprema degli Stati Uniti a deliberare in proposito, ma per il momento ogni sentenza viene strumentalizzata dall'ex presidente

La Corte suprema del Michigan ha deciso che il nome di Donald Trump potrà comparire sulla scheda elettorale delle primarie nello stato, consegnando una vittoria all’ex presidente che ha subito festeggiato con un post su Truth. La Corte ha confermato quel che aveva già deciso una Corte d’appello dello stato – che è considerato elettoralmente parlando uno stato conteso – che aveva escluso il caso per questioni procedurali, senza arrivare quindi alla interpretazione dell terza sezione del 14esimo emendamento della Costituzione, che prevede che chi ha partecipato a “insurrezioni e rivolte” contro la Costituzione non possa occupare incarichi elettivi a livello statale e federale. Ma ovviamente la Corte suprema del Michigan ha deliberato in modo contrario rispetto a quel che ha fatto la settimana scorsa la Corte suprema del Colorado quando ha deciso, con un parere 4-3, che il nome di Trump non può comparire sulle schede elettorali in quanto il 14esimo emendamento si applica anche a lui, che è accusato di aver incitato la rivolta del 6 gennaio del 2021 che ha portato all’assalto del Congresso. Le corti del Michigan sostengono che le leggi dello stato non danno alcun potere per decidere l’eleggibilità del presidente degli Stati Uniti che è una questione che compete alla politica e non è di competenza dei tribunali: ne hanno fatto una questione tecnica il che però non chiude la porta alla possibilità che si discuta del 14esimo emendamento e dell’eleggibilità nel caso Trump vinca la nomination per diventare il candidato del Partito repubblicano alle presidenziali di governo.

  
Questo caos porterà secondo molti la Corte suprema degli Stati Uniti a deliberare in proposito, ma per il momento ogni sentenza viene strumentalizzata da Trump che, se perde, è vittima di una persecuzione e, se vince, giustizia è fatta.

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