Il presidente della Cop28 Al Jaber a Dubai - foto Ansa

A Dubai

Alla Cop28 non si parla più di "eliminazione" dei combustibili fossili, ma di progressiva "riduzione"

L'accordo, presentato ai paesi per sottoscrivere i nuovi impegni contro la crisi climatica, modifica l'approccio per l'utilizzo di petrolio, gas e carbone. Il presidente Al Jaber: "Abbiamo ancora molto da fare". L'Ue: "Risultati insufficienti"

A Dubai sta per terminare la Cop28, l'evento di dieci giorni delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, e il presidente Sultan Al Jaber ha presentato ai delegati dei paesi partecipanti la bozza dell'accordo sui prossimi passi da fare, a livello mondiale, per ridurre le emissioni e i gas serra e rendere l'ambiente più sostenibile entro il 2050. La prima, grande, novità riguarda l'approccio verso l'utilizzo delle risorse a combustione: non ci sarà più l'impegno per "l'eliminazione graduale" (in inglese "phase-out"), ma solo la "riduzione graduale" (in inglese "phase-down") dalla dipendenza globale dai combustibili fossili. Un suffisso che fa la differenza: la graduale eliminazione dai combustibili a carbone abbattuto era infatti l'obiettivo prefissato dagli accordi di Parigi. Obiettivo che non è più considerato abbordabile dalla maggioranza dei paesi della Cop, che quindi ha deciso di adottare la più realistica riduzione graduale. 

"Abbiamo ancora molto da fare" ha detto il presidente della Cop28 Sultan Al Jaber, come riferisce l'Ansa. "Sapete cosa rimane per l'accordo e sapete che voglio che abbiate la massima ambizione su tutti i temi compreso il linguaggio sui combustibili fossili" ha aggiunto. "Questa è la mia proposta, ora fate voi, la mia porta resta aperta. Ho bisogno che tutti i paesi mostrino più flessibilità". Il documento, per essere approvato, deve trovare il parere favorevole di tutti e i 194 paesi presenti all'evento sul clima. Il testo cita l'impegno secondo il quale "gli stati dovrebbero ridurre il consumo e la produzione di combustibili fossili in modo giusto, ordinato ed equo" affinché sia possibile smettere di accrescere le quantità di gas serra nell'atmosfera entro il 2050" e la nuova bozza, ridotta da 27 a 21 pagine, sarà passata al vaglio dei singoli paesi in serata.

I primi commenti sulla questione parlano di risultati "insufficienti". È l'opinione dell'Unione europea, espressa attraverso la ministra spagnola Teresa Ribera, che rappresenta l’Ue alla Cop28, ha dichiarato:"Ci sono elementi inaccettabili". Le ha fatto eco anche il dipartimento di stato degli Stati Uniti attraverso il suo portavoce: "Apprezziamo lo sforzo fatto da molti per produrre il testo, che cerca di bilanciare una varietà di interessi. Allo stesso tempo però, la sezione relativa alla mitigazione deve essere sostanzialmente rafforzata, e la sezione sulla finanza contiene inesattezze che devono essere corrette".

La Cop28 si chiuderà in settimana e la conferenza dovrà per forza licenziare un documento comune che terrà in considerazione i prossimi sforzi dei paesi per affrontare la crisi climatica globale. La prossima edizione sarà in Azerbaigian, un paese di riferimento per la produzione e l'export di idrocarburi.

 

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