editoriali
Gli Atacms “devastanti” di Kyiv. L'Ucraina usa in silenzio i primi missili a lungo raggio americani
Le forze speciali ucraine hanno annunciato su Telegram l’operazione “Libellula” sugli aeroporti militari russi nelle zone occupate di Berdyansk, nel sud del paese. Colpiti obiettivi chiave. Un'operazione che dimostra anche la caparbietà di Zelensky nel fare pressione sugli alleati
Ieri le forze speciali ucraine hanno annunciato su Telegram l’operazione “Libellula” sugli aeroporti militari russi nelle zone occupate di Berdyansk, nel sud dell’Ucraina, e nella regione orientale di Luhansk: hanno utilizzato per la prima volta i missili a lungo raggio Atacms che Kyiv chiedeva da tempo e che Washington aveva infine promesso un mese fa senza specificare quando li avrebbe consegnati. L’Ucraina ha utilizzato questa consegna silenziosa per colpire Mosca senza che se lo aspettasse, mentre Putin era a Pechino, e provocando “perdite significative” in uno degli attacchi più devastanti contro l’aviazione russa dall’inizio della guerra.
Gli Atacms avrebbero distrutto nove elicotteri russi, un lanciamissili antiaereo, un deposito di munizioni e varie attrezzature speciali depositate negli aeroporti, e danneggiato le piste: tutto questo grazie a 18 missili dotati di bombe a grappolo con una gittata massima di circa 160 chilometri. “Ringrazio i soldati che stanno distruggendo su larga scala la logistica e le basi degli occupanti della nostra terra. Vediamo i risultati”, ha detto ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Ringrazio alcuni nostri partner: armi efficaci, proprio come avevamo concordato”.
Dopo oltre un anno di dubbi americani sul fatto che l’utilizzo degli Atacms potesse violare le “linee rosse” e portare a “un’escalation” del conflitto, l’operazione Libellula dimostra la capacità delle forze armate ucraine di colpire gli obiettivi chiave e anche la caparbietà di Zelensky nel fare pressione sugli alleati. Dimostra anche che la tattica della segretezza e del “silenzio” delle forze armate funziona. Zelensky a settembre aveva detto che la fornitura di missili a lungo raggio avrebbe potuto “cambiare le regole del gioco” mentre il capo dell’Ufficio presidenziale Andriy Yermak aveva descritto il bisogno degli Atacms non come un capriccio “ma una vera necessità. Da questo dipendono l’efficacia dell’esercito in battaglia, così come la vita dei militari”: avevano ragione. La migliore contraerea è distruggere gli aerei del nemico.
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