Pessime credenziali per Tbilisi in Ue, il governo vuole l'impeachment per la presidente

Sogno georgiano è il partito che governa la Georgia, e ieri ha dichiarato, attraverso le parole del suo leader Irakli Kobakhidze, che avvierà un procedimento di impeachment contro la presidente del paese, Salome Zourabichvili. I rapporti tra governo e capo dello stato sono complicati, non cordiali, ma il motivo che ha scatenato Sogno georgiano ha a che fare con l’Unione europea. A Sogno georgiano non piace che la presidente effettui dei viaggi nei paesi europei senza coordinarsi con il governo: “Vìola la costituzione georgiana”. Zourabichvili, spiritosa e cortese, ha risposto pubblicando sui suoi social una sua foto in treno: direzione Bruxelles. Secondo Sogno georgiano la presidente ha interessi in politica internazionale opposti a quelli del governo e quindi non è una rappresentante idonea di Tbilisi.  

La Georgia vuole diventare un membro dell’Ue, ha fatto richiesta prima dell’Ucraina, ma la procedura è ferma perché negli ultimi anni il governo ha promosso politiche che hanno rovinato la già fragile democrazia georgiana. In prigione ci sono detenuti dell’opposizione, che la presidente dovrebbe graziare per facilitare il cammino europeo del paese. In prigione c’è anche l’ex presidente Mikheil Saakashvili, che rischia la vita e si sospetta venga avvelenato. Sogno georgiano ha anche dei rapporti ambigui con Mosca, una una discreta stima per Viktor Orbán, ma nonostante questo è convinto che porterà la Georgia in Ue. Anzi, non vuole che lo facciano altri.

Neppure la presidente, che in passato è stata contestata per essersi dimostrata troppo morbida con il governo: i georgiani vogliono entrare in Ue con ardore e le chiedono di essere più decisa, in quello che può fare. Dire di volere l’Europa, ma poi non dimostrare rispetto per il suo sistema di valori, non è un buon inizio per Sogno georgiano. Volersi appuntare l’ingresso in Ue come una medaglia parlando di impeachment pretestuosi contro la presidente in viaggio verso Bruxelles è un pessimo biglietto da visita davanti alle istituzioni europee.