i mercenari

Il funerale e la sepoltura di Prigozhin possono diventare un problema per Putin

Micol Flammini

Una funzione a porte chiuse potrebbe limitare la partecipazione, ma la tomba potrebbe diventare un luogo di culto difficile da controllare. Il luogo e il giorno della commemorazione del capo della Wagner

Le autorità russe hanno confermato la morte di Evgeni Prigozhin, hanno detto che il test del Dna ha confermato la sua identità e quella degli altri passeggeri presenti sull’aereo, incluso Dmitri Utkin, il cofondatore della Wagner con i simboli nazisti tatuati sul corpo. Ora  i morti avranno un funerale e dovranno essere sepolti. Nelle città russe, dopo lo schianto del jet privato, sono comparsi dei memoriali improvvisati per piangere e ricordare il capo dei mercenari e il suo seguito. Il primo è spuntato a San Pietroburgo, città natale di Prigozhin, davanti al centro della compagnia, un palazzo che la notte dopo l’esplosione ha acceso le luci in modo che formassero una croce. Altri memoriali sono comparsi a Mosca, le bandiere della compagnia si perdevano tra i fiori, le candele e le fotografie di Prigozhin e Utkin – l’oligarca Chekalov e gli altri erano meno presenti. Secondo un canale telegram vicino ai servizi di sicurezza, il funerale del capo dei mercenari e degli altri potrebbe tenersi oggi a San Pietroburgo, a porte chiuse. Erano state fatte alcune proposte riguardo alla cerimonia funebre, qualcuno aveva suggerito di celebrarla nei territori occupati, il deputato della Duma Vitali Milonov aveva indicato Artemovsk, quindi   Bakhmut, sia come luogo del funerale sia  di sepoltura. Bakhmut è nel mezzo della guerra e sarebbe impossibile da raggiungere per chi intende omaggiare la tomba di Prigozhin. Le autorità vogliono evitare che i funerali diventino un evento in grado di mostrare il sostegno ai mercenari, per questo la cerimonia potrebbe essere privata, ma  a San Pietroburgo. Rimane comunque il problema del luogo di sepoltura:  proprio come i memoriali  potrebbe diventare un  posto  di culto. La Wagner è depotenziata, quello che viene indicato come nuovo capo, Anton Elizarov, chiamato Lotus, è poco conosciuto,  ma il seguito della compagnia per le autorità è  inaspettato e difficile da contenere. 

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  • Micol Flammini
  • Micol Flammini è giornalista del Foglio. Scrive di Europa, soprattutto orientale, di Russia, di Israele, di storie, di personaggi, qualche volta di libri, calpestando volentieri il confine tra politica internazionale e letteratura. Ha studiato tra Udine e Cracovia, tra Mosca e Varsavia e si è ritrovata a Roma, un po’ per lavoro, tanto per amore. Sul Foglio cura con Paola Peduzzi l’inserto EuPorn in cui racconta il lato sexy dell’Europa, ed è anche un podcast.