Editoriali
A Brick Lane si affacciano i propagandisti pro Pechino e prendono una lezione
Nell'East Land di Londra è apparso un graffito che raffigurava i valori fondamentali su cui si basa la propaganda del Pcc. Le polemiche sulla sua rimozione dicono tanto
Tutto è iniziato con uno slogan di propaganda. Caratteri cinesi rossi disegnati su un muro a Brick Lane, nella celebre strada di Londra dell’East Land famosa soprattutto per i suoi graffiti. La scritta è apparsa domenica scorsa e descriveva i dodici “valori socialisti fondamentali” che sono il cuore della propaganda del Partito comunista cinese, tra cui la prosperità, il patriottismo, il concetto di armonia, democrazia, libertà, uguaglianza e stato di diritto. Tutto con caratteristiche cinesi. Le fotografie della porzione di muro hanno iniziato a circolare online, provocando l’indignazione della comunità di rifugiati dalla Cina a Londra e di attivisti per la democrazia. Così, dopo qualche ora, la scritta è stata ricoperta da slogan, stickers e graffiti contro la leadership cinese, l’autoritarismo di Xi Jinping e in favore delle libertà delle minoranze oppresse dalla Cina. Con un cortocircuito sorprendente, sui social media cinesi in molti hanno criticato la copertura dell’“opera”, frutto del lavoro di un gruppo di artisti cinesi, che hanno denunciato: la nostra libertà d’espressione è stata limitata, siamo vittime di bullismo. Lunedì mattina l’autorità locale che gestisce quell’area di Londra, il consiglio di Tower Hamlets, ha deciso che la situazione era potenzialmente troppo politica e ha ordinato la cancellazione di graffiti e risposte. Adesso quel muro tornato bianco racconta ai cittadini di Londra dove può arrivare la propaganda del Partito, ma anche quanto è unita la risposta di chi vi si oppone.
Isteria migratoria