Le misure di sicurezza a Mosca (Foto Ansa)

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Mosca si prepara all'arrivo della Wagner: cosa succede con le misure antiterrorismo

Redazione

Dopo la marcia di Prigozhin, le autorità sono autorizzate a effettuare maggiori controlli e perquisizioni, possono proibire i movimenti dei cittadini e trasferire la popolazione in aree ritenute sicure. I precedenti a Belgorod e in Cecenia

La mattina del 24 giugno, poco prima del discorso alla nazione di Vladimir Putin, il Comitato nazionale antiterrorismo russo ha annunciato l'introduzione di un regime di controllo antiterrorismo su tutta la regione di Mosca e quella di Voronezh, nella Russia sud occidentale. Il regime di controllo antiterrorismo non è la legge marziale imposta da Putin nei territori ucraini occupati – la legge marziale è molto più restrittiva e la sua implementazione è in capo ai militari, mentre il regime di controllo antiterrorismo viene gestito dai servizi segreti.

Secondo quanto riportato da Meduza, la decisione dell’implementazione del regime antiterrorismo viene imposta dal capo dei servizi segreti dell'Fsb, Alexander Bortnikov, oppure da un altro ufficiale dell'intelligence per suo conto. “Chi ha preso la decisione nella situazione attuale è ancora sconosciuto, ma, molto probabilmente, lo stesso funzionario della sicurezza guiderà l'operazione e sarà responsabile della sua implementazione”, scrivono i giornalisti di Meduza.

Stamattina il Comitato nazionale antiterrorismo russo ha annunciato che l’Fsb ha aperto un procedimento penale contro il fondatore del Gruppo Wagner, Evgeni Prigozhin, per aver incitato alla ribellione armata.

Il regime di antiterrorismo conferisce alle autorità molta più libertà di controllo. Per esempio sul controllo, l’identificazione e la perquisizione dei cittadini. Se necessario, le forze di sicurezza possono, a loro discrezione, sgomberare intere aree e proibirne il passaggio a persone e veicoli. “I servizi segreti hanno il diritto di ascoltare conversazioni telefoniche e leggere qualsiasi corrispondenza su Internet”.

Gli impianti di produzione che utilizzano sostanze esplosive, radioattive, chimicamente e biologicamente pericolose possono essere temporaneamente chiusi, e le autorità possono decidere di disattivare qualsiasi comunicazione, sia telefonica sia tramite internet. Se necessario, spiega Meduza, le persone possono essere trasferite in "aree sicure" e in alloggi temporanei.

Naturalmente, il movimento di persone e auto può essere limitato nella zona in qualunque momento. Gli agenti dell'intelligence possono entrare in qualsiasi luogo e perquisirlo senza un ordine del tribunale. Può essere limitata la vendita di alcolici.

 

Secondo l'agenzia Ria, il sindaco di Mosca Sergej Sobyanin ha annunciato che tutte le cerimonie di diploma e di laurea a Mosca sono rinviate al 1° luglio, così come gli eventi con assembramenti previsti per questo fine settimana. 

Il regime di antiterrorismo era stato introdotto nel territorio russo l’ultima volta il 22 maggio dello scorso anno nella regione di Belgorod, dopo che i soldati della Legione della libertà e del Corpo dei volontari russi, formazioni armate che combattono dalla parte dell'Ucraina, avevano attraversato il confine. Il giorno successivo, l’"operazione antiterrorismo" era stata revocata. In Cecenia, il regime antiterrorismo era stato istituito da Boris Eltsin nel settembre del 1999 e abolito da Dmitry Medvedev nel 2009. E' regolarmente implementato in alcune regioni del Daghestan, dell'Inguscezia e della Cabardino-Balcaria.

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