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Scholz apre ai lavoratori stranieri (con punti) e paga la formazione ai tedeschi

Redazione

Un disegno di legge della maggioranza semaforo punta a facilitare l’ingresso in Germania di figure professionali qualificate. "Dobbiamo essere aperti al mondo”, dice il ministro del Lavoro Hubertus Heil, Senza dimenticare i giovani locali

"Dobbiamo essere aperti al mondo”. Con queste parole il ministro tedesco del Lavoro, Hubertus Heil, ha presentato il ddl della maggioranza semaforo per facilitare l’ingresso in Germania di lavoratori qualificati. Gli studi delle fondazioni tedesche sull’invecchiamento della popolazione e sul bisogno di una forte infusione di lavoratori stranieri nel tessuto economico della Repubblica federale ormai non si contano. Nell’inesauribile lista di polemiche, dissensi e sgambetti reciproci della litigiosa coalizione che sostiene il cancelliere Olaf Scholz, il progetto per far arrivare più ingegneri, medici, infermieri (ma anche artigiani, elettrotecnici, idraulici, operatori del turismo e personale aeroportuale di terra) sembra aver messo per una volta d’accordo socialdemocratici (Heil in testa), verdi e liberali.

 

Il governo ha guardato al sistema “a punti” del Canada, aprendo le porte non solo a chi abbia il giusto titolo di studio o diploma di abilitazione. In un sistema che prevede una formazione specifica anche per chi lava le finestre negli uffici la vera novità è che da domani l’immigrato che dimostri di aver maturato esperienza sul campo sarà benvenuto. Quel che conta, ha sottolineato Heil alla vigilia della prima discussione del ddl al Bundestag, è che la burocrazia tedesca non sia più un ostacolo per chi voglia trasferirsi in Germania. Avanti, dunque, a chi ha più punti, che si accumulano in base all’età, ai titoli, all’esperienza e non ultimo alla conoscenza del tedesco: chi ottiene la sufficienza potrà stabilirsi in Germania per cercare lavoro. E il lavoro c’è: un recente studio dell’istituto Iw di Colonia indica in 630.000 i posti di lavoro specializzati rimasti scoperti nel 2022. Mentre mette annunci all’estero, il ministro Heil non dimentica i suoi concittadini: oltre 1,5 milioni di giovani tedeschi sono privi di qualificazione professionale e il governo punta a fornirgliene una al più presto, a proprie spese.

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