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A Bruxelles

Meloni al Consiglio europeo: "Sull'Ucraina la linea dell'Italia è chiara, la Lega non mi preoccupa"

Redazione

Inizia il vertice a Bruxelles. Il programma è incentrato per lo più su dossier economici e geopolitici: l'immigrazione avrà una rilevanza marginale. L'agenda completa e le parole della premier

Tra oggi e domani si svolge a Bruxelles il Consiglio europeo che raduna i ventisette capi di stato dell'Unione. Sul tavolo ci sono numerosi temi che, come ha sottolineato negli scorsi giorni un alto funzionario Ue, hanno per lo più un indirizzo “geo-economico”: il più importante è sicuramente la riforma del Patto di stabilità, che occuperà gran parte delle consultazioni. Ma sarà dedicato ampio spazio anche al capitolo energia – soprattutto in merito allo stop delle auto a benzina fissato al 2035 – e agli aiuti all'Ucraina. Si parlerà anche di immigrazione, seppur solo marginalmente.

Giorgia Meloni ha fatto sapere questa mattina che si sentirà personalmente con Emmanuel Macron. È inoltre previsto un incontro con il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki e quello greco Kyriakos Mītsotakīs. Di seguito l'agenda e le dichiarazioni della premier sui diversi argomenti.

Patto di stabilità

La nuova governance economica sarà al centro dei colloqui di oggi pomeriggio. Sul Patto di stabilità rimane evidente la spaccatura fra i diversi stati membri: la maggior parte spinge per ottenere una maggiore flessibilità, magari con un ritocco delle regole (le cosiddette golden rule) legate agli investimenti del Green Deal. L'Italia è fra questi: Giorgia Meloni chiederà probabilmente una golden rule per le risorse spese nella transizione. Ma resta lo scoglio dei paesi “frugali” che chiedono invece dei benchmark più stringenti nel rientro dal debito. Da questo punto di vista è importante segnalare l'incontro avvenuto di recente fra la premier e l'omologo olandese Mark Rutte, che ha segnato un tentativo di intesa su diverse posizioni fra i due paesi.

Giorgia Meloni ha dichiarato questa mattina: “Su queste materie ci sono visioni abbastanza differenti. L'Ue deve imparare dai suoi errori e dalla realtà. Oggi a noi sono chiesti importanti investimenti che modificano un'assenza di attenzione che c'è stata in passato. Non si può pensare che gli investimenti necessari a rendere competitivo il nostro sistema non vengano tenuti in considerazione nella governance, che dev'essere più attenta alla crescita che alla stabilità. Ci sono dei passi in avanti ma bisogna ancora lavorare molto”

 

 

Energia e stop alle auto a benzina

Lo stop alle auto a benzina votato dal Parlamento europeo ha suscitato contestazioni in diversi paesi dell'Unione: l'incontro fra la premier e il primo ministro polacco – uno dei più critici sull'argomento – va in questa direzione. Giorgia Meloni ha detto questa mattina che “fermi restando gli obiettivi della transizione, noi non riteniamo che sia l'Unione a stabilire quali siano le tecnologie con cui arrivarci”. I negoziati, dopo l'approvazione in sede parlamentare, si stanno ora tenendo tra Berlino e Bruxelles e domani è previsto un incontro bilaterale tra il cancelliere Olaf Scholz e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Venerdì mattina ci sarà quindi un vertice fra il cancelliere tedesco e il presidente francese Emmanuel Macron.

La guerra in Ucraina

L'agenda si concentrerà poi sul sostegno all'Ucraina. In merito a ciò, Meloni ha affermato: “Le posizioni della Lega non mi preoccupano. Il punto è capire cosa sia utile per arrivare alla fine del conflitto. La negoziazione dev'essere giusta: bisogna badare ai fatti e la posizione italiana è molto chiara”.

Immigrazione

Come detto, l'immigrazione sarà affrontata solo marginamente dal Consiglio europeo. Nello specifico, è previsto un punto informativo di Ursula von der Leyen nel corso della cena. La premier ha in ogni caso commentanto l'argomento affermando che “il tema dell'immigrazione è considerato oggi centrale, una cosa impensabile fino a qualche mese fa, e viene seguito passo passo dal Consiglio”.