il sondaggio

Oltre la propaganda, cosa pensano i russi della guerra

Silvja Manzi

Le risposte dei cittadini della Repubblica federale russa a una e-mail di Radicali italiani sull'"operazione speciale"

Ci si interroga spesso su cosa pensino davvero i russi dell'"operazione speciale" lanciata da Putin in Ucraina, ma finora nessuno aveva pensato di chiederglielo direttamente. Radicali Italiani ha inviato un’email a 1.422.818 indirizzi di cittadini russi, recuperati nel dark web grazie ad Anonymous. Il testo, ovviamente in russo, "svela" la guerra d'aggressione all'Ucraina e invita a non rispondere alla chiamata alle armi e a sostenere l'incriminazione di Vladimir Putin alla Corte penale internazionale. Le risposte, pubblicate in un dossier (www.radicali.it), offrono uno spaccato della Russia reale, non filtrata dalla propaganda, da interviste compiacenti, da sondaggi farlocchi.

 

Immaginiamo di ricevere una lettera da un partito straniero, che ci dice che il capo assoluto del nostro paese ci sta privando della libertà, che sta imprigionando gli oppositori, che sta mandando a morire in una guerra insensata i propri concittadini, che ci chiede di non andare al fronte ma organizzare la resistenza al dittatore... e immaginiamo di averla ricevuta nel 1941, quanti di noi italiani avrebbero risposto? E risposto cosa? Quanto avrebbero influito anni di propaganda, di silenziamento delle voci libere e dell'opposizione, quanto la paura di ritorsioni o, peggio, l'idea che si possa trattare di un trucco del regime per stanare gli infidi renitenti alla mobilitazione? Riflettendo su questo parallelo, le oltre 200 risposte ottenute acquisiscono una luce particolare.

 

Le più dirette: "vaffanculo". Così, secco, senza troppe cerimonie. Altre tradiscono una certa frustrazione: "Fanculo, bastardi e traditori!!! Maledetti fascisti, vorrei che i diavoli vi mangiassero tutti!!!". Ma non tutte sono aggressive: "Io ho un'opinione diversa. Rispettosamente, Evgeny". Non mancano i consigli: "Voi signori radicali non dovreste andare a farvi fottere? Vi suggerisco di chiedere al vostro nuovo governo, mentre ve ne andrete a fanculo, di farsi carico del vostro paese povero e di sfamare più del 10 per cento dei vostri connazionali che non hanno nulla da mangiare a causa delle vostre politiche stupide e tolleranti. Se a voi, cari radicali, non piace questa risposta, andate a farvi fottere #2. Grazie per l'attenzione", o "Eravate idioti sotto Mussolini e lo siete ancora adesso. Il nostro è il più grande esercito del mondo, guidato dal nostro grande presidente Vladimir Putin, e sta combattendo contro il fascismo in Ucraina. Vinceremo, la vittoria sarà nostra. E la gayropa, come ha sempre fatto e fa, succhierà un cazzo. E voi, ridicoli, succhiatelo o vi congelerete".

 

Alcuni lamentano una violazione della privacy: "1. Da dove hai preso la mia email? 2. Il tuo russo è troppo buono per essere italiano. 3. Stai suggerendo che un russo diserti? Sei in te?". Non mancano le risposte positive, o le richieste di aiuto: "Ciao radicali italiani! Grazie per la vostra lettera e per il vostro impegno. Spero che non siate un progetto del Cremlino. Sostenere i disertori è una buona idea. Cordiali saluti, Misha". Ma è una la risposta più netta: "Lasciate che vi spieghi una cosa. Il 99 per cento delle persone… non prende informazioni da Internet ma dalla televisione di Stato. Ma anche se avessero informazioni complete, queste persone non hanno risorse per opporsi al regime. L'asilo politico che proponete non ha senso per queste persone, perché la maggior parte di loro non sarà in grado di attraversare il confine per mancanza di risorse. Inoltre, non hanno persone vicine e forti con risorse per schierarsi.

 

Tutte le risorse in Repubblica Federale sono state sequestrate dalle autorità statali. Tutto questo è accaduto perché dopo il 2008, l'inizio dell'aggressione di Putin in Georgia, e poi dopo il 2014, dopo l'aggressione di Putin in Ucraina, il mondo intero e soprattutto l'Europa e gli Stati Uniti hanno continuato a finanziare il regime di Putin, pompandovi risorse con cui mantenere le strutture di potere. Il finanziamento continua tuttora. Ad esempio, il commercio con l'Europa continua senza sosta nonostante le sanzioni. La maggior parte delle sanzioni ostacola solo la vita di quei russi che sono riusciti a sfuggire al regime all'estero. Quindi, invece di un appello al Tribunale dell'Aia, chiedete al vostro governo di interrompere tutti i rapporti commerciali con la Russia, chiedete al vostro governo di fornire all'Ucraina armi sufficienti per fermare questa aggressione".