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canali diplomatici

La Russia non vuole l'Italia come mediatore di pace

Roma ha assunto una posizione antirussa inequivocabile e molto aggressiva, sostenendo il sanguinario regime di Kyiv, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri del Cremlino. A tenere aperti i canali diplomatici resta ancora Erdogan

Il 29 dicembre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha detto che l’Italia è pronta a fare da garante per un accordo di pace in Ucraina. La risposta di Mosca è arrivata oggi, quando la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha detto che l’Italia non può essere vista né come “un onesto mediatore né come possibile garante di un processo di pace”. Sono altri i mediatori che preferisce la Russia, e tra loro c’è il presidente turco Erdogan, che oggi ha parlato al telefono con Putin e Zelensky.

Il leader turco vorrebbe espandere gli accordi sul grano, trovare un compromesso anche sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia e soprattutto mettere Putin e Zelensky attorno allo stesso tavolo: dice di essere l’unico a poterlo fare. Sicuramente è l’unico con cui Putin ha ancora affari in comune, soprattutto in Siria, e questioni economiche aperte. Per la Russia, l’Italia è tra i paesi che “hanno assunto una posizione antirussa inequivocabile e molto aggressiva, sostenendo il sanguinario regime di Kyiv, e fornendo una sostanziale assistenza militare”, ha detto oggi Zakharova. 

 

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