Il piano della Nato: Svezia e Finlandia nel patto e più forze dagli Stati Uniti

Prossimo vertice nel 2023 a Vilnius. Stoltenberg: oggi o domani l'invito per i due paesi scandinavi a diventare membri dell'Alleanza atlantica. La Turchia chiede estradizione per 33 terroristi. Washington potenzierà la presenza militare in Europa, Italia compresaChie

Un vertice "storico e trasformativo" l'ha definito Jens Stoltenberg. E in effetti quello di questi giorni è un summit che trasformerà la Nato degli anni a venire e delineerà i confini di una nuova Alleanza, identificandone i nemici: "La Russia pone una minaccia diretta alla nostra sicurezza", ha ribadito il segretario, stravolgendo l’ultimo strategic concept del 2010, quando quella con Mosca era ancora definita una “partnership strategica”. Oggi, al suo arrivo all'incontro organizzato nella periferia di Madrid, il capo dell'Alleanza atlantica ha detto che "prenderemo una decisione oggi o entro il summit (che si conclude domani, ndr) di invitare Svezia e Finlandia a diventare membri, con una rapidità senza precedenti". Intanto è stato reso noto che il prossimo vertice sarà nel 2023 a Vilnius, capitale della Lituania.

  

Draghi: "Se necessario, pronti 8mila soldati italiani. Duemila saranno inviati in Bulgaria e Ungheria"

Punto stampa del presidente del Consiglio, Mario Draghi, al vertice Nato in Spagna. Non c'è un rischio di escalation militare in seguito al nuovo dispiegamento di militari americani in Europa ma dobbiamo stare attenti, ha detto il premier. In Italia "si tratta di 70 militari statunitensi in più" e un sistema di difesa antiaerea che "mi viene descritto dal ministro della Difesa come un assestamento già in programma". Il sistema deve andare a rinforzare il fianco orientale dell'Alleanza, ha aggiunto. 

"Le forze che saranno mandate in Bulgaria e Ungheria sono di circa duemila soldati, 8mila sono invece di stanza in Italia, pronti eventualmente se fosse necessario", ha poi aggiunto Draghi. "È stata fatta un po' di fatica per arrivare a diecimila uomini. Noi abbiamo assunto il comando Nato un Bulgaria, aiutiamo anche la Romania e c'è un pattugliamento aereo anche dei Baltici in corso già da vari mesi".

È un momento importante l'invito a Finlandia e Svezia perché la Nato si allarga e diventa più europea, ha detto il presidente del Consiglio. "La complementarità fra Ue e Nato diventa più evidente". A chi gli chiede se l'ingresso di questi due paesi vale la consegna dei curdi a Erdogan, che ieri ha rimosso il suo veto in cambio della garanzia di fermare la vendita di armi ai curdi, Draghi risponde: "È bene che questa domanda la facciate alla Svezia e alla Finlandia". 

Sul fronte italiano, Draghi ha detto che non c'è nessun rischio per il governo, dopo le parole di Giuseppe Conte. Il presidente del M5s si è detto sconcertato in riferimento alle voci su una richiesta del premier a Grillo di rimuoverlo. "Trovo sinceramente grave che un premier tecnico che ha avuto da noi investitura, si intrometta nella vita di forze politiche che lo sostengono", ha attaccato Conte. Il premier ora sostiene di averci "parlato poco fa, ci vedremo al più presto". E aggiunge che il governo "non rischia". 

 

    

La conferenza stampa di Stoltenberg

Tutte le sfide legate alla guerra in Ucraina, compresa quella del settore energetico, sono legate alla guerra avviata dal presidente russo Vladimir Putin in Ucraina,ha detto il segretario generale Nato Jens Stoltenberg in una conferenza stampa al summit di Madrid. "La responsabilità dei problemi legati all'energia e agli altri settori è di Putin. Le sfide che affrontiamo con i prezzi dei generi alimentari non derivano dalle sanzioni economiche degli alleati Nato. Riconosco che le nostre sanzioni possono avere ramificazioni globali, anche nel mercato energetico, e paghiamo un prezzo, ma quel prezzo è più basso che non quello che pagheremmo se Putin raggiungesse i suoi obiettivi", ha spiegato. 

  

Dichiarazione congiunta: "Continueremo a proteggere cittadini e territorio dell'Alleanza"

La Nato continuerà a proteggere in ogni momento i cittadini dei suoi paesi membri e a difendere ogni centimetro del territorio dell'Alleanza. È quanto si legge nella dichiarazione congiunta pubblicata nel corso dei lavori del vertice. "Ci baseremo sulla nostra posizione recentemente rafforzata e consolideremo in modo significativo la nostra deterrenza e difesa a lungo termine per garantire la sicurezza e la difesa di tutti gli alleati. Lo faremo in linea con il nostro approccio a 360 gradi, in tutti i domini terrestre, aereo, marittimo, informatico e spaziale e contro tutte le minacce e le sfide", si legge nella dichiarazione. "Il ruolo della Nato nella lotta al terrorismo è parte integrante di questo approccio. Gli alleati si sono impegnati a schierare ulteriori robuste forze sul posto pronte al combattimento sul nostro fianco orientale, da ampliare dai gruppi tattici esistenti a unità delle dimensioni di una brigata dove e quando necessario, sostenute da rinforzi credibili rapidamente disponibili, equipaggiamento preposizionato e comando potenziato e controllo", prosegue il documento. La Nato ha inoltre adottato nuove misure per rafforzare il sostegno politico e pratico su misura ai partner, tra cui Bosnia Erzegovina, Georgia e Moldova. 

  

 

Svezia e Finlandia nell'Alleanza

La prima giornata di vertice si è chiusa con un passaggio epocale per la storia dell’Alleanza: la Turchia ha annunciato di aver trovato un accordo per l’ingresso nella Nato dei due paesi candidati, Finlandia e Svezia. Dopo un quarto round di negoziati di oltre tre ore  il presidente turco Tayyip Erdogan, il presidente finlandese Sauli Niinisto, la prima ministra svedese Magdalena Andersson e il segretario generale Stoltenberg hanno firmato un memorandum d’intesa nel quale si impegnano alla collaborazione “sull’export di armi e sulla lotta al terrorismo”. Da settimane la Turchia stava negoziando per ottenere qualcosa dalla rimozione del suo veto, urtata anche dal sostegno dei paesi del Nord ai curdi. Ora quell’ostacolo è crollato, resta da capire quali sono tutte le condizioni che ha posto Erdogan e quanto sarà vincolante il memorandum per lui. 

La Turchia chiederà a Svezia e Finlandia l'estradizione per 33 persone che definisce terroristI. Si tratta di residenti nei paesi scandinavi provenienti dai ranghi del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) o del movimento chiamato Hizmet o Cemaat dai suoi seguaci e ribattezzato dopo il tentato golpe del 15 luglio in Turchia con l’acronimo FETÖ (Fethullahçı Terör Örgütü). l'organizzazione legata al religioso e politico Fetullah Gulen, responsabile secondo Ankara del colpo di stato.

Il ministro della Giustizia di Ankara, Bekir Bozdag, specificando che le autorità turche invieranno al richiesta ufficiale di estradizione a Stoccolma ed Helsinki. "Il memorandum di ieri rappresenta una svolta per la lotta al terrorismo e una grande vittoria diplomatica per la Turchia. Abbiamo inviato richieste da esaminare a entrambi i governi, in Finlandia per 6 membri del Feto e 6 del Pkk e in Svezia per 11 membri del Feto e 10 del Pkk", ha spiegato, sottolineando che verrà formato un comitato "per monitorare la messa in pratica degli accordi e rimanere in contatto con i funzionari responsabili dei due paesi". Nell'accordo concluso con la firma del memorandum si parla anche di rimozione dell'embargo sulle armi

   

Per approfondire:

   

L’Italia accoglie con favore l’adesione di Finlandia e Svezia, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi. "Si tratta di una decisione sovrana, assunta democraticamente, da due paesi che sono membri dell’Unione europea e che condividono i principi ispiratori dell’Alleanza Atlantica, con la quale da anni collaborano strettamente".

   

La Russia afferma di considerare "l'allargamento" della Nato come "un fattore unicamente destabilizzante negli affari internazionali". Parola del vice ministro degli Esteri, Sergei Ryabkov, citato dall'agenzia Interfax. Un passo che, ha detto Ryabkov, "non porta più sicurezza né per coloro che la stanno allargando né per coloro che vi aderiscono né per altri Paesi che percepiscono l'alleanza come una minaccia".

   

Biden invia nuove truppe in Europa, rinforzi per la difesa aerea dell'Italia

Gli Stati Uniti potenzieranno la loro presenza militare in Europa per contribuire alla sicurezza regionale dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. "La Nato è forte e unita, e le azioni che intraprenderemo durante questo summit aumenteranno ulteriormente la nostra forza collettiva", ha detto il presidente americano Joe Biden durante un incontro con Stoltenberg. La mossa dell'Amministrazione coinvolgerà direttamente anche l'Italia, che assieme alla Germania vedrà l'arrivo di rinforzi dagli Stati Uniti "per la difesa aerea e per altre capacità".

 

La Casa Bianca istituirà inoltre un quartier generale permanente per gli uomini del Quinto corpo dell'esercito in Polonia, piano al quale il presidente russo Vladimir Putin si era a lungo opposto. Nel Regno Unito saranno dispiegati due nuovi squadroni di caccia multiruolo di quinta generazione F-35. In Polonia e nei tre Paesi baltici - Lituania, Lettonia ed Estonia - arriveranno nuove truppe in rotazione. Infine, due nuovi cacciatorpediniere americani (oltre ai quattro che sono già dispiegati lì) saranno inviati alla base navale di Rota, in Spagna. "Gli Stati Uniti rafforzeranno il loro posizionamento in Europa e risponderanno ai cambiamenti dell'ambiente di sicurezza, potenziando la nostra sicurezza collettiva", ha spiegato Biden.

  

Al momento gli Stati Uniti hanno già oltre 100 mila militari dispiegati in Europa, cinque volte quelli presenti prima che il presidente russo lanciasse "l'operazione militare speciale", come si ostina a chiamrla, in Ucraina. Putin voleva il "modello Finlandia" per l'Europa e invece ottiene il "modello Nato", ha sottolineato oggi Biden.

 

Stoltenberg ha già annunciato che il numero dei militari delle forze d'intervento rapido della Nato sarà aumentato da 40 a 300 mila. I leader dell'Alleanza saranno chiamati oggi a esprimersi anche sul dispiegamento di gruppi tattici aggiuntivi in Ungheria, Romania, Bulgaria e Slovacchia

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