(foto di Ansa)

editoriali

Come si combatte una guerra lunghissima come quella in Ucraina

Redazione

Il morale tra le forze di Kyiv è basso e aumentano i casi di diserzione. Un documento pubblicato dall'Independent racconta la disparità delle forze in campo in termini di munizioni e artiglieria

Le fonti diplomatiche e militari occidentali ripetono che la guerra sarà lunga, e non è una frase fatta, anzi per capirci meglio: sarà lunghissima. E molto sanguinosa. Oggi il quotidiano britannico Independent ha pubblicato alcuni dati presenti in un documento delle intelligence ucraina e occidentali sui rapporti di forza tra l’esercito ucraino e quello russo. La lotta impari, di cui già parliamo da settimane e che il presidente Zelensky ricorda a ogni suo appello per ricevere armi, diventa ancora più impari: per quel che riguarda l’artiglieria il rapporto è 20 a 1 (20 sono i russi), per quel che riguarda le munizioni il rapporto sale a uno sconcertante 40 a 1. Gli ucraini stanno subendo moltissime perdite e stanno avendo molta difficoltà a rispondere agli attacchi russi con la loro artiglieria che ha un raggio d’azione di 25 chilometri, mentre quella russa copre fino a dodici volte questa distanza. Il morale è molto basso tra i soldati ucraini, dice il documento, e i casi di diserzione crescono ogni giorno. I prigionieri nelle mani dei russi sono 5.600 contro i 550 in mano agli ucraini (erano 900 ma ci sono stati degli scambi) e oggi tre di loro sono stati condannati alla fucilazione, mentre mille combattenti catturati a Mariupol sono stati trasferiti a Mosca “per gli interrogatori”.

 

Questo documento fornisce un’immagine della guerra molto deprimente per gli ucraini e ciò dovrebbe dare un impulso agli occidentali per evitare che questo rafforzamento russo si consolidi ulteriormente. Le armi a lungo raggio stanno arrivando agli ucraini ma ci vuole del tempo tecnico per metterle in funzione, mentre la macelleria russa continua. Parlare di vie d’uscita per Putin, di concessioni territoriali per porre fine alla guerra è sbagliato fino a che non c’è una vittoria sul campo degli ucraini, e diventa ancora più controproducente ora che il morale tra le forze di Kyiv è così basso. La guerra lunghissima ha bisogno della pazienza e della perseveranza degli alleati per essere vinta.

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