editoriali

La destra nella trappola di Macron

redazione

Basta “rompere le palle” per avere pass vaccinale e meno No vax. Bel colpo!

Quando Emmanuel Macron rilascia un’intervista al Parisien nella quale dice che vuole “rompere le palle” ai non vaccinati, non si tratta di un’esagerazione verbale di un politico gradasso. Si tratta di un’operazione politica in grande stile. Emmanuel Macron, un leader centrista che ha sempre sfoggiato una profonda cultura letteraria e filosofica, usa in modo conscio un linguaggio colloquiale e volgare, dicendo ad alta voce quello che la maggioranza del paese pensa.

Prende a rovescio la critica populista delle élite distanti dal paese reale, in quanto esprime un’istanza molto sentita proprio dalla pancia della Francia che pensa che le criticità che conosce il sistema ospedaliero sono dovute in gran parte ai non vaccinati. Negli ambienti parigini questa uscita può sembrare una macchia sul profilo di un presidente che dovrebbe adottare toni concilianti e inclusivi. Ma con questa mossa Macron crea scompiglio nelle opposizioni, soprattutto a destra, dove i tre candidati all’Eliseo, Éric Zemmour, Marine Le Pen e Valérie Pécresse, hanno voluto smarcarsi subito giustificando anche il diritto alla non vaccinazione.

Sono così caduti immediatamente nella trappola tesa da Macron, perché gran parte del loro elettorato la pensa come il presidente in carica e rischiano di essere rigettati nel campo dei No vax. La Le Pen ha criticato lo stile poco presidenziale del presidente e difeso una posizione liberale sulla vaccinazione, il che non corrisponde alla matrice culturale della sua formazione politica. Zemmour che cercava di portare avanti la sua campagna su temi identitari ha visto il baricentro del dibattito spostato sulla pandemia: un argomento sul quale ha poco da dire. Per la Pécresse esiste adesso il rischio di smarrire il profilo moderato che poteva aiutarla a sfidare Macron. Intanto il presidente è riuscito a monopolizzare l’attenzione e dettare l’agenda politico-mediatica. Dopo l’intervista si sono poi registrati due eventi: un’impennata di prime vaccinazioni e l’adozione da parte del Parlamento del pass vaccinale.