Il documento

"Grave preoccupazione" per lo stato di diritto in Ungheria e Polonia

Abbiamo visto la bozza del documento della Commissione europea: l'Italia è lodata per l'anticorruzione, ma criticata per gli attacchi alle ong

David Carretta

L'Italia viene lodata per la legge anti-corruzione adottata nel gennaio 2019 e la creazione di un centro di coordinamento per denunciare gli attacchi contro i giornalisti. Per contro è criticata per non aver istituito ancora un organismo indipendente per monitorare il rispetto dei diritti fondamentali. Infine, il rapporto denuncia il fatto che alcune ong particolarmente attive sul tema delle migrazioni sono soggette a "campagne diffamatorie"

La mancanza di indipendenza della giustizia in Ungheria e Polonia è una questione che solleva “grave preoccupazione”, mentre rimangono delle “sfide” in Bulgaria, Romania, Croazia e Slovacchia. Sono queste le principali conclusioni a cui è giunta la Commissione di Ursula von der Leyen nella bozza del primo rapporto annuale sullo stato di diritto negli stati membri, che il Foglio può anticipare.

 

Il documento è attualmente in discussione al collegio dei commissari. La vicepresidente responsabile dei Valori e della Trasparenza, Vera Jourova, e il commissario alla Giustizia, Didier Reynedrs, lo presenteranno in una conferenza stampa oggi.

 

La comunicazione di oltre 20 pagine della Commissione è accompagnata da una valutazione singola per ciascun paese. Il documento illustra la situazione dello stato di diritto relativa all'indipendenza della giustizia, alla corruzione, alla libertà dei media e ai contro-poteri istituzionali. La Commissione esprime preoccupazione per la politicizzazione delle Authority sulle comunicazioni e alle pressione sui media in Ungheria, Malta, Polonia, Ungheria. Il rapporto denuncia anche minacce e attacchi contro giornalisti in Bulgaria, Croazia, Ungheria, Slovenia e Spagna. Quanto alla corruzione, la Commissione esprime preoccupazioni per l'efficacia delle indagini in Bulgaria, Croazia, Slovacchia, Repubblica ceca, Ungheria e Malta.

 

Una parte del documento è dedicata all'uso di leggi di emergenza e decretazione d'urgenza: la Commissione critica Polonia e Romania per aver forzato la mano del parlamento in settori chiave come la riforma della giustizia. L'Italia viene lodata per la legge anti-corruzione adottata nel gennaio 2019 e la creazione di un centro di coordinamento per denunciare gli attacchi contro i giornalisti. Per contro è criticata per non aver istituito ancora un organismo indipendente per monitorare il rispetto dei diritti fondamentali. Infine, il rapporto denuncia il fatto che alcune ong particolarmente attive sul tema delle migrazioni sono soggette a "campagne diffamatorie".

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