Cosa sappiamo degli incendi nella zona di alienazione di Chernobyl

I roghi vanno avanti da oltre una settimana. Le fiamme si avvicinano alla centrale abbandonata e ai depositi di scorie ma le autorità sostengono che i livelli di radioattività sono nella norma

I vigili del fuoco stanno combattendo le fiamme che da più di una settimana divorano i boschi vicino alla centrale nucleare abbandonata di Chernobyl, in Ucraina. Le autorità hanno rassicurato i cittadini e sostengono che i livelli di radioattività sono nella norma. La polizia ha arrestato un uomo di 27 anni e lo ha accusato di aver dato il via all'incendio il 4 aprile. 

    

I roghi sono divampati nella cosiddetta zona di alienazione dell’ex centrale, un'area dal raggio di 30 chilometri attorno alla zona dove il 26 aprile 1986 avvenne l'incidente. Un alto funzionario del servizio di emergenza ha dichiarato che "non c'è alcuna minaccia" per l'impianto o le strutture di deposito delle scorie radioattive, mentre il vice ministro degli Interni Anton Gerashchenko insiste sul fatto che l'enorme struttura in cemento costruita per coprire l'ex sito nucleare è sicura e che non c'è "nessun cambiamento" nei livelli di radiazioni rilevabili nell'area

 

L'attuale estensione degli incendi non è nota, ma secondo Greenpeace Russia è molto più vasta dei soli 3.500 ettari comunicati dalle autorità: secondo la ong, il rogo principale avrebbe coperto 34.000 ettari, mentre un secondo incendio, a solo un chilometro dall'ex impianto, ne avrebbe già bruciati oltre 12.000. Ora le fiamme hanno raggiunto la cittadina di Pripyat, a due chilometri dai depositi di materiale radioattivo di Podlesny. Il tour operator locale Yaroslav Emelianenko ha spiegato a Bbc che, oltre al danno ambientale, l'incendio è anche un disastro economico, dal momento che le visite turistiche supervisionate nell'area, che dopo essere stata abbandonata in seguito all'incidente è ora in gran parte occupata da una foresta ricca di animali selvatici, hanno fornito in questi anni entrate preziose al paese. Nel 2018 oltre 70.000 persone hanno visitato la città. L'anno scorso la cifra è stata ancora più alta, anche grazie al successo di una mini-serie della HBO sul disastro nella centrale sovietica.

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