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L'Italia fa l'Eurexit dai diritti umani

Redazione

Il nostro paese si schiera contro le sanzioni europee a satrapi e oligarchi

Sergei Magnitsky morì in un carcere russo a 37 anni dopo avere denunciato una frode fiscale a carattere globale che coinvolgeva magistrati, ispettori del fisco, banchieri e organizzazioni criminali russe. A seguito della sua morte, una campagna politica portò, nel 2012, all’approvazione del Magnitsky Act, una legge americana finalizzata a sanzionare i responsabili della sua morte. Nel 2016 gli Stati Uniti approvarono il Global Magnitsky Human Rights Accountability Act, una delle leggi più temute dai dittatori e dai violatori seriali dei diritti umani a livello mondiale perché consente al governo statunitense di approvare sanzioni individuali come la confisca dei patrimoni e il divieto d’ingresso nel paese nei confronti di individui in tutto il mondo.

 

Il 9 dicembre i ministeri degli Esteri dell’Unione europea si sono detti disponibili ad approvare una legislazione simile che possa consentire all’Unione di perseguire i politici e i funzionari che si sono resi responsabili di gravi violazioni delle norme internazionali a tutela dei diritti umani. Tale pronuncia arriva dopo una risoluzione votata a marzo dal Parlamento europeo che, con 447 voti contro 70, si era già espresso a favore di tale iniziativa.

 

Come nel caso della legislazione statunitense, sarebbe possibile la confisca dei beni presenti nel territorio dell’Ue e il divieto di ingresso in tutti i paesi del blocco. Mentre alcuni stati sembrano ancora opporre delle resistenze (l’Italia sarebbe fra questi), otto dell’Europa del nord si sono detti pronti ad andare avanti anche se non sarà raggiunto un accordo definitivo su un testo a livello europeo. L’Ue ha spesso affermato in ogni sede la centralità della tutela dei diritti dell’individuo, tuttavia non sempre alle dichiarazioni di principio hanno fatto seguito azioni concrete. Questa iniziativa costituisce un importante passo in avanti perché le sanzioni individuali sono lo strumento più temuto dai satrapi e dagli oligarchi. Il governo italiano farebbe bene a sostenere con convinzione l’approvazione definitiva di tale normativa eliminando ogni eventuale dubbio sul posizionamento del paese.

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