Il compound in cui si nascondeva il califfo Abu Bakr al Baghdadi

L'Isis annuncia il nome del nuovo califfo

Redazione

A meno di 24 ore dalla conferenza in cui il Pentagono ha diffuso le immagini dell'operazione che ha portato alla morte di al Baghdadi, lo Stato islamico diffonde un audio: il successore è Abu Ibrahim al Hashimi

La comunicazione è sempre stata una parte fondamentale della guerra combattuta dallo Stato islamico. Così non passano nemmeno 24 ore dalla decisione del Pentagono di diffondere le prime immagini dell'operazione che ha portato all'uccisione del califfo Abu Bakr al Baghdadi che, puntuale, arriva un audio della propaganda islamista col nome del suo successore. In realtà non si tratta di una risposta. Il messaggio era stato annunciato ieri a mezzogiorno e tutti si aspettavano che l'Isis avrebbe presto fatto sapere il nome del nuovo califfo.

 

 

I video dell'attacco al compound in cui il leader dello Stato islamico ha trascorso le ultime ore della sua vita sono state pubblicate sui canali ufficiali del Pentagono e illustrate, durante una conferenza stampa dal generale dei Marines e comandante del Comando centrale degli Stati Uniti Kenneth F. McKenzie.

 

 

McKenzie ha illustrato tutte le fasi dell'operazione: dall'arrivo delle squadre speciali nei pressi del compound che si trovava nella provincia di Idlib in una zona isolata a quattro miglia dal confine con la Turchia, fino all'atto estremo del califfo che, braccato dai militari americani all'interno di un tunnel, si è fatto esplodere con la cintura che indossava, uccidendo se stesso e due bambini. “Dopo l'omicidio/suicidio di al Baghdadi - ha spiegato il generale -, le forze d'assalto hanno rimosso i detriti dal tunnel e hanno identificato i  suoi resti per l'esame del dna”. Resti che poi, come previsto dalla legge, sono stati “seppelliti” in mare.

 

Nel pomeriggio di oggi, forse anche per dimostrare che nonostante l'uccisione di al Baghdadi lo Stato islamico è tutt'altro che sconfitto, i jihadisti hanno diffuso l'audio in cui, oltre a confermare la morte del califfo e di uno dei suoi stretti collaboratori (nonché portavoce del gruppo) Abu Hassan al Muhajir, si annuncia il nome del successore di al Baghdadi: si tratta di Abu Ibrahim al Hashimi. L'audio, registrato da Abu Hamza al Qurashi, esorta i seguaci dello Stato islamico a giurare fedeltà al nuovo califfo, lancia un avvertimento agli americani (“Non rallegratevi”) e avverte: “Siamo alle porte dell'Europa”.

 

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