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Non solo orge. Epstein aveva messo su una nuova Isola del Dottor Moreau

Giulio Meotti

Da Hawking ai Nobel, il gotha della scienza sedotto dal finanziere suicida

Roma. Già il 12 gennaio 2015 il Daily Telegraph pubblicò una fotografia di Stephen Hawking, compianto luminare della fisica, a casa di Jeffrey Epstein nell’isola di St James. Un innocuo barbecue in quella che diverrà nota come l’“isola delle orge” del finanziere che si è tolto la vita in carcere lo scorso 10 agosto.

 

Il caso Epstein è stato raccontato per i suoi legami con le coterie politiche e mondane. Meno scontati, quindi più imbarazzanti, appaiono i legami di Epstein con il mondo scientifico. Joichi Ito, direttore del Media Lab del famoso Massachusetts Institute of Technology e membro del consiglio di amministrazione della New York Times Company, si è appena scusato per i suoi rapporti con Epstein. Risalgono al 2013, cinque anni dopo che Epstein in tribunale si era dichiarato colpevole di prostituzione minorile. Scrive il Guardian questa settimana (sotto il titolo “jet privati, feste ed eugenetica) che “quando Epstein ha riunito ventuno fisici nella sua isola privata aveva sempre da tre a quattro giovani donne al seguito”. Epstein era solito incontrare scienziati di fama mondiale a casa di John Brockman, l’agente letterario di rinomati autori scientifici come Stephen Hawking e l’antropologo Jared Diamond. Il fisico vincitore del premio Nobel Murray Gell-Mann, che ha scoperto il quark, in un libro ha ringraziato Epstein per il suo sostegno finanziario. Un elenco dei più grandi nomi scientifici finiti nell’orbita di Epstein, scrive il New York Times, comprende Hawking, il paleontologo e biologo evoluzionista Stephen Jay Gould, il neurologo Oliver Sacks e i premi Nobel Frank Wilczek, Gerard ‘t Hooft e David Gross. Epstein si definiva un “filantropo scientifico” (era un “Harvard Man”, ha scritto il Boston Globe) e finanziò profumatamente per anni istituzioni scientifiche prestigiose come Harvard e il Mit. A un certo punto, Epstein avrebbe dato fino a venti milioni agli scienziati.

 

In un profilo di Epstein per il New York Magazine, Martin Nowack, a capo del Programma per le dinamiche evolutive di Harvard, scriveva che “Jeffrey ha la mente di un fisico, è come parlare con un collega e grazie al suo sostegno sento di poter fare tutto ciò che voglio”. I giornalisti del New York Times hanno scoperto che Epstein era ossessionato dal “transumanesimo”, l’ideologia in voga nella valle del silicio secondo cui la specie umana può essere deliberatamente migliorata attraverso innovazioni tecnologiche, come l’ingegneria genetica, l’intelligenza artificiale e l’eugenetica. Alan Dershowitz, gran giurista ed ex avvocato di Epstein, ha dichiarato al New York Times che Epstein parlava di come migliorare geneticamente la razza umana, un’idea che ha spaventato Dershowitz a causa del passato nazista di queste teorie. Una fondazione di Epstein ha donato decine di migliaia di dollari alla Worldwide Transhumanist Association. Epstein finanziò anche il Repository for Germinal Choice di Escondido, in California, una sorta di banca dello sperma in cui tutti i donatori erano vincitori del Premio Nobel. Nel gotha accademico e scientifico spicca invece il gran rifiuto dello psicologo cognitivo di Harvard, Steven Pinker, che annusò la truffa e le idee malsane, e definirà Epstein un “impostore intellettuale”.

 

Il finanziere con tutti quegli scienziati e Premi Nobel non condivideva di certo le sue prede minorenni, ma lo scientismo sì. Epstein aveva messo su non soltanto una “villa delle orge”, ma anche una nuova Isola del dottor Moreau, dal titolo del grande romanzo di H.G. Wells dove uno scienziato tenta di migliorare la specie umana.

  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.