Il principe Mohammed Bin Salman (foto LaPresse)

Per l'Onu il principe saudita Bin Salman è colpevole dell'omicidio di Khashoggi

Un report delle Nazioni Unite dice che esistono abbastanza elementi per potere accusare l'erede al trono e altri membri del suo entourage della morte del giornalista del Washington Post

Secondo un report delle Nazioni Unite, esistono prove sufficienti a dimostrare che il principe saudita Mohammed Bin Salman e altri membri della casa reale sono colpevoli dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi. Le indagini sono state svolte da un team di esperti dell’Onu, guidati da Agnes Callamard, che ora chiede l’apertura di un’altra inchiesta internazionale su iniziativa del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

   

  

Khashoggi era editorialista del Washington Post e nei suoi articoli era molto critico nei confronti della casa reale. Fu ucciso lo scorso 2 ottobre a Istanbul, all’interno del consolato saudita, dove era andato a ritirare alcuni documenti necessari per sposarsi. Per gli investigatori, l’uomo è stato vittima di un “omicidio brutale per il quale il Regno dell’Arabia Saudita è responsabile”. Per questo esistono “elementi convincenti per avviare indagini ulteriori e appurare le responsabilità personali dei funzionari sauditi di alto livello, incluso il principe”. Intanto, secondo Callamard, Bin Salman e il suo entourage dovrebbero restare sotto il regime di sanzioni già imposto da molti stati membri dell’Onu, compresi gli Stati Uniti.

 

Riad non ha ancora commentato le conclusioni del report dell’Onu. Lo scorso novembre, il procuratore Shalaan Shalaan aveva dichiarato che Khashoggi era stato ucciso su ordine di una “squadra di negoziatori” inviata a Istanbul dal vice capo dell’intelligence saudita. L’obiettivo era quello di convincere il giornalista a rientrare in Arabia Saudita dal suo esilio auto imposto negli Stati Uniti.

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