Alcune cover per smartphone raffiguranti Vladimir Putin, in vendita in un chiosco di Mosca (foto LaPresse)

Contro l'astensionismo Putin schiera iPhone, rapper e video osé

Micol Flammini

Incubi, minacce e pubblicità rivolte ai ragazzi del '99, al loro primo voto, ecco tutte le strategie del presidente russo, che più che a una vittoria punta a un'incoronazione

Roma. Vladimir Putin vincerà le elezioni di domenica, lo dice lui, lo dicono i sondaggi e lo ammettono anche i suoi sfidanti, i quali si accontentano tutti del secondo posto. Vincerà perché il consenso è alto, perché gli avversari sono deboli e perché queste saranno le prime presidenziali dopo l’annessione della Crimea. Ma l’attuale presidente più che di una rielezione è alla ricerca di un’incoronazione e la scarsa affluenza alle urne potrebbe trasformare il 18 marzo nel prologo del suo declino.

 

Nel 2012 la partecipazione fu del 65 per cento e domenica, il Cremlino punta a un’affluenza al 70, ma il rischio non solo è che non arrivi al dato sperato, ma che la partecipazione diminuisca. Nel 2016, per rinnovare la Duma, solo il 47 per cento degli aventi diritto andò a votare. Russia unita, il partito presidenziale, vinse ma incassò un’amara sconfitta derivante dalla consapevolezza che qualcosa stava cambiando. In assenza di nemici fisici quindi, l’unico vero ostacolo è l’affluenza e per scongiurare un risultato uguale o peggiore a quello del 2016, il Cremlino è stato molto creativo e ha immerso questa campagna elettorale in un clima vacanziero. Domenica, esercitare il diritto di voto sarà come partecipare a una lotteria.

 

Alcune città regaleranno un iPhoneX a chi pubblicherà sui social un selfie con la scheda elettorale con il nome di Vladimir Putin barrato in bella vista; da parte di Ella Pamfilova, presidente della Commissione elettorale, è arrivata una sola raccomandazione: “Postate la foto dopo la chiusura delle urne”. Altre città hanno messo in palio un’auto e la possibilità di vedere il proprio selfie affisso negli spazi pubblicitari di tutte le principali città. Altre località hanno tentato invece un approccio più impegnato. A Volgograd, per esempio, non si voterà solo per scegliere il presidente, ma anche per cambiare il fuso orario, un tema molto caro ai russi, per i quali gli undici fusi in cui è ripartito il territorio rappresentano un ostacolo al commercio e all’economia. Ma i ragazzi sono il principale problema per Putin e quelli che si presenteranno alle urne riceveranno i biglietti per i concerti dei rapper Timati e L’One.

 

Domenica voteranno anche i nati nel 1999 – l’anno in cui il presidente vinse per la prima volta le elezioni – questi neo diciottenni hanno conosciuto solo il putinismo come forma di governo e hanno sviluppato un profondo disinteresse verso la politica. A loro sono rivolte le pubblicità su internet e sui social, come il video diffuso su Vkontakte, il Facebook russo, in cui un uomo la sera del 17 marzo rivela a sua moglie che non voterà.

 

 

Durante la notte gli incubi non gli danno tregua: scopre che la leva obbligatoria è stata prorogata fino ai sessant’anni e che la povertà ha ridotto i bambini a elemosinare. Scappa e incontra un omosessuale che inizia a flirtare con lui, il sogno si fa sempre più angosciante e il protagonista capisce che tutto questo accade perché la gente non è andata a votare. Per evitare inflazione, leva obbligatoria e un’invasione di omosessuali, l’uomo si sveglia e va al seggio di primo mattino. Il sito russo d’opposizione Meduza ha fatto un’inchiesta per capire chi avesse prodotto un video promozionale del genere, ma non è riuscito a venirne a capo.

 

 

Nella maggior parte dei filmati diretti ai ragazzi, il voto viene messo in relazione al sesso, come a dire: hai diciott’anni, puoi guidare, firmarti le giustificazioni, andare in discoteca a rimorchiare e votare. Se non voti non fai nemmeno le altre cose. In uno spot due ragazzi si conoscono in un bar, ballano, si baciano, si appartano e lei si rifiuta di spingersi oltre perché scopre che lui non ha votato. Su Vkontakte c’è una pagina chiamata “Solo per adulti”, creata dal settimanale erotico Maxim e indirizzata ai diciottenni. Il direttore della rivista, in un’intervista pubblicata su Meduza, ha dichiarato che le immagini osé sono della sua testata, ma non ha voluto rivelare di chi fosse l’iniziativa. L’idea alla base è sempre quella: sesso e politica vanno a braccetto. Hai diciott’anni e vuoi essere un vero uomo? Leggi il Playboy russo e vota Vladimir Putin.

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