Carles Puigdemont (foto LaPresse)

Puigdemont assume il mandato per l'indipendenza, ma chiede di trattare

Redazione

Il presidente catalano interviene in Parlamento dopo il referendum del 1 ottobre e rimanda l'avvio dell'iter in attesa di trovare un accordo. Madrid non ci sta: “Proposta inaccettabile”

Doveva essere il giorno decisivo per il futuro della Catalogna. Dopo il referendum di domenica 1 ottobre il presidente catalano Carles Puigdemont è intervenuto davanti al Parlamento. Già da giorni il governo spagnolo aveva avvertito che che avrebbe fatto di tutto per bloccare la secessione. Ma per ora, come già accaduto con la Brexit, la situazione resta sospesa. Puigdemont ha infatti assunto il mandato per arrivare all'indipendenza della Catalogna così come richiesto dai cittadini che hanno votato nove giorni fa. Allo stesso tempo, però, ha annunciato una “sospensione” per permettere il dialogo e la ricerca di un accordo che soddisfi tutti. 

 

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20.01

 

  

19.45 

 

 

19.41 “Sono convinto che il conflitto tra la Catalogna e la Spagna si possa risolvere rispettando la volontà dei cittadini”

   

19.40  

 

  

19.39  

 

 

19.36 “Dopo il referendum la Catalogna ha avuto il diritto di essere indipendenti. Questo vuol dire che vogliamo essere ascoltati. Le urne hanno detto sì all'indipendenza e questo è un percorso che vogliamo intraprendere”. 

19.36 “Non avevamo nulla, non abbiamo nulla contro la Spagna. Un popolo non può essere obbligato contro la propria volontà ad accettare uno status quo che non riconosce”. 

 

19.33 “Nessuna autorità spagnola ha accettato il dialogo. La speranza era che la Casa Reale potesse fare da mediatrice, ma con il discorso della scorsa settimana anche questa ipotesi è svanita”.

 

19.31 Puidgemont ricorda la “repressione” contro le autorità catalane colpevoli di aver organizzato “manifestazioni che hanno meravigliato il mondo per la loro forma pacifica. Questa è stata la risposta del governo spagnolo alle richieste, pacifiche, del popolo catalano che da anni reclama la propria libertà”. 

 

 

19.30 “Parallelamente alla maggioranza assoluta indipendentista che si è formata all'interno del Parlamento si è anche creato un consenso popolare per il referendum”.   

 

19.27  

 

  

19.18 Puigdemont ricorda le violenze del primo ottobre e la grande partecipazione dei 2 milioni di catalani che “hanno vinto la propria paura e si sono recati alle urne. Nonostante tutto non sono riusciti a impedire il referendum”.  

19.17 “Quella che presento qui oggi non è una decisione personale ma il risultato del referendum di ottobre. Siamo qui perché domenica 1 ottobre si è tenuto un referendum di autodeterminazione della Catalogna”. 

  

 

19.16 “Qualunque cosa accade sappiamo che vogliamo essere un popolo unito. Questo vuol dire anche avere rispetto per il pensiero altrui”.  

 

19.15 “Non vi aspettate insulti o recriminazioni. Il momento è serio e dobbiamo prenderci le nostre responsabilità. Non dobbiamo far crescere la tensione”. 

19.13 Puigdemont inizia il suo intervento 

 

19.11 Comincia la sessione del Parlamento  

 

19.10 I deputati del Cup hanno preso posto nei loro banchi per ultimi rispetto agli altri colleghi

 

 

19.03

 

18.10 Il discorso è rimandato, metà del parlamento non si presenta e Puigdemont convoca la giunta.