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“Separati ma con un futuro comune”, dice May

Micol Flammini

Il discorso del primo ministro britannico a Firenze sulla Brexit. La condivisione di obiettivi condivisi è la nuova linea del Regno Unito 

Oggi a Firenze May ha parlato nel complesso di Santa Maria Novella, sede del comune. Seduti in prima fila: Boris Johnson, ministro degli Esteri, Philip Hammond, cancelliere dello Scacchiere e David Davis, segretario di stato per la Brexit. Il primo ministro è stato accolto da un applauso e ha parlato davanti a una platea di giornalisti e più di 150 ospiti. “La Gran Bretagna”, ha detto la May, “ha deciso di lasciare l’Ue, ma intendiamo essere i migliori partner dell’Unione in economia, lotta contro il terrorismo ed emergenza migranti. Il Regno Unito”, ha precisato il premier, “non ha nessuna intenzione di abbandonare la sua alleanza con i paesi del continente”.

 

I negoziati

May ha rinnovato il il suo impegno nell’ambito della difesa dei diritti umani e in materia di minacce internazionali, fra le quali ha citato anche la Corea del nord. “Noi non stiamo voltando le spalle all’Europa”, ha assicurato. Riguardo ai negoziati tra Londra e Bruxelles ha detto: “Ci sono state frizioni, ma sono stati compiuti passi avanti su vari fronti, anche grazie a colloqui duri su alcuni punti” e ha rassicurato che “la Gran Bretagna resta un fiero membro della famiglia di nazioni europee”.

 

Un nuovo accordo

“Qui abbiamo l’occasione per concordare un nuovo partenariato mai esistito prima”, ha detto la May, “che sarà la base di una prosperità futura per l’Unione europea e per la Gran Bretagna”. Il premier ha voluto rassicurare i cittadini che hanno votato per il leave: “Chi ha voluto la Brexit non deve sentirsi tradito stiamo cercando di garantire quello che è stato promesso”. “La Brexit deve essere senza scossoni, avveduta”, ha puntualizzato, “per cui tra Londra e Bruxelles la relazione dovrà essere geniale e creativa”. “Per molti questo è un periodo stimolante, per altri pieno di preoccupazioni, io guardo il futuro con ottimismo”. Poi ha assicurato che il contributo che intende dare all’Unione è “costante”.

 

Sicurezza

In fatto di sicurezza e giustizia, May ha detto di volere un nuovo accordo: “E’ nostra ambizione lavorare il più possibile a stretto contatto con l’Unione per proteggere i nostri cittadini, per promuovere i nostri valori”. Dopo la Brexit, il Regno Unito “continuerà a offrire assistenza e aiuto alle nazioni europee”, ha assicurato, “Perché la nostra cooperazione è basata su valori comuni di democrazia, libertà, rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto”. Ha chiesto “un impegno comune per proteggere i nostri popoli”.

 

Cittadini europei

“Siamo molto vicini a un accordo sui cittadini dell’Unione che vivono in Gran Bretagna, vogliamo che possano restare con gli stessi diritti che hanno ora, sono preziosi e noi li ringraziamo per il loro contributo”. Poi Theresa May, riferendosi alle garanzie per gli europei che risiedono nel Regno Unito, ha aggiunto: “Le sentenze della corte europea dovranno far parte del corpus di leggi britannico”.

  

Immigrazione

Ha parlato anche di immigrazione, ringraziando l’Italia “per il suo ruolo in prima linea”. “La Gran Bretagna”, ha assicurato, “sta collaborando attivamente, non faremo più parte del mercato unico, ma sappiamo che non possiamo avere tutti i benefici senza gli obblighi, il nostro compito quindi è di cercare un partenariato stretto, ma con un equilibrio diverso”.

 

Rapporti con l’Unione

“ll Regno Unito non si è mai sentito a casa nell’Unione europea, forse a causa della nostra storia o della nostra posizione”, ha detto il primo ministro britannico, però, in conclusione del suo discorso ha proposto: “Una partnership di interessi e di valori, l’ambizione di un futuro condiviso. Questo è quello che possiamo avere, perciò cogliamo l’occasione”.

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