Donald Trump con Emmanuel Macron (foto LaPresse/Reuters)

A Parigi, Macron rompe l'isolamento di Trump

Redazione

Il presidente americano arriva in Francia in vista delle celebrazioni per il 14 luglio. Così il capo dell'Eliseo tenta di fare da ponte tra Washington e Berlino e si candida a diventare davvero un grande leader internazionale

Il presidente americano Donald Trump è a Parigi per partecipare alla celebrazione della presa della Bastiglia del 14 luglio. Quest'anno, il programma della parata prevede che al fianco delle forze armate francesi, lungo gli Champs Elysées, sfili anche un gruppo di soldati americani.

 

Per festeggiare i 100 anni dall'intervento americano alla Prima guerra mondiale, Francia e Stati Uniti intendono rinnovare l'alleanza transatlantica, in un momento storico molto delicato. Dalla decisione di Trump di ritirarsi dall'accordo di Parigi sul clima, Macron non ha mancato di rispondere canzonando il celebre slogan del presidente americano con un virale “Make our planet great again”. Poi, in occasione dell'incontro tra i due al vertice Nato dello scorso maggio, è andato in scena un altro siparietto che ha fatto il giro del mondo, quando Macron all'ultimo istante evita Trump e saluta tutti gli altri leader attorno stringendogli la mano.

 

Il mese scorso il Monde ha parlato di una "rivalità giovanile" tra i due leader, in cui Macron vorrebbe "rubare al presidente americano il monopolio dell'arte di essere imprevedibile". Allo stesso tempo, però, secondo il quotidiano francese Macron intende togliersi di dosso la nomea di politico inesperto per diventare "leader della scena politica internazionale". Per ottenere questa investitura, "dovrà andare oltre le immagini e i simboli" che ne hanno caratterizzato i primi mesi della presidenza, scriveva il Monde. Un discorso che vale anche guardando dall'altra parte del mondo, cioè alla Russia. Quando a maggio Macron ha accolto il presidente Vladimir Putin in pompa magna, alla reggia di Versailles, il leader di EnMarche! non ha comunque perso l'occasione per attaccare il Cremlino per le ingerenze russe nelle elezioni presidenziali francesi, e lo ha fatto in modo plateale, durante la conferenza stampa tenuta al fianco di Putin.

  

Come ha scritto la corrispondente della Bbc da Parigi, Lucy Williamson, l'incontro tra Trump e Macron incarna le tante sfaccettature delle relazioni franco-americane di questo periodo: "le vittorie passate, i futuri alleati, gli obiettivi di oggi". E tra questi ultimi i principali sono la lotta al terrorismo e la situazione in Siria. Sul primo fronte, dopo la cerimonia di Parigi di domani, Macron andrà a Nizza per commemorare le 86 vittime della strage di un anno fa, quando un terrorista dello Stato islamico ha travolto centinaia di persone lungo Promenade des Anglais. Sulla Siria, Trump ha detto di apprezzare l’impegno della Francia sull’aumento delle spese militari e i due paesi si sono accordati per intervenire insieme in Siria nel caso in cui il regime dovesse riutilizzare armi chimiche.

  

Ma c'è anche un altro fronte, sottolineato oggi dal Figaro: il rinsaldarsi delle relazioni sull'asse Parigi-Washington ha una notevole risonanza anche in Europa, in Germania in particolare. Trump intende “uscire dall’isolamento internazionale”, proprio come ha fatto Putin, vista la bassa popolarità del presidente americano tra le cancellerie europee. Sullo sfondo c'è la competizione tra il presidente americano e la cancelliera tedesca Angela Merkel, che sia nella sua visita a Washington sia in occasione del G7 di Taormina e del G20 di Amburgo è stata ben poco conciliante con la scelta di Trump di sottrarsi agli impegni sul clima. Macron ha capito che la Francia può approfittarne, si è inserito, e intende coltivare il rapporto con Trump nella speranza che quando Washington chiamerà l’Europa, faccia il numero dell'Eliseo.

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