Emmanuel Macron (foto LaPresse)

La campagna per l'Eliseo si fa anche via smartphone

Mauro Zanon

Il comitato elettorale di Emmanuel Macron lancia una app con tutti i consigli per convincere gli indecisi a votare. Si chiama Je Marche e serve a cementare il movimento centrista

Parigi. “Je Marche: un appli pour convaincre”. Ogni metodo è utile per convincere gli indecisi a diciotto giorni dal primo turno delle presidenziali francesi, e l’ultima trovata della squadra di En Marche!, il movimento politico di Emmanuel Macron, è la creazione di un’applicazione, disponibile su Apple Store e su Play Store, che accompagnerà i militanti macronisti nelle loro azioni quotidiane. Dopo il lancio del kit dell’engagé, sorta di manualetto del macronista perfetto, l’app “Je Marche” è stata ideata per attirare nuovi volontari, nuovi “marcheurs”, ora che i sondaggi dicono che il partito dell’astensionismo potrebbe toccare vette mai raggiunte nella Quinta Repubblica e molti osservatori dicono che il voto Macron è soltanto un “voto utile”, non di adesione al progetto.

 

“Durante una discussione con un vostro amico o un vostro vicino, se il vostro interlocutore ha una domanda precisa o vuole avere maggiori informazioni sul nostro progetto, scrivetelo nell’applicazione, e noi gli risponderemo!”, si legge nella didascalia di presentazione dell’app. E ancora: “Emmanuel Macron ha bisogno di voi per convincere gli indecisi!”.

 

Tra le azioni sul campo suggerite dagli ideatori di “Je Marche”, si va dal semplice volantinaggio all’organizzazione di una cena, o di un piccola “marche” nel quartiere, o ancora di un atelier pedagogico per spiegare le linee guida del programma macronista. Al termine di ogni “action de terrain”, gli utilizzatori dell’app avranno la possibilità di scrivere un resoconto e di trasmetterlo alla cucina di En Marche!, nel QG situato nel Quindicesimo arrondissement, che elaborerà i dati e risponderà nel più breve tempo possibile al “marcheur”.

 

Fare pedagogia, convincere con le idee, insomma, secondo la filosofia che ha caratterizzato l’attuale leader di En Marche! fin da quando sedeva a Bercy, al ministero dell’Economia. Soltanto due settimane fa, come raccontato dal Point, l’équipe del movimento transpartitico di Macron aveva messo in circolazione un documento in formato pdf intitolato “Le dîner”, la cena: un vademecum per convincere i commensali, tra un bicchiere di Bourgogne e una tartine, a dare la loro preferenza al leader di En Marche! il prossimo 23 aprile, giorno del primo turno. “Invitate i vostri familiari, i vostri amici, i vostri colleghi, le vostre conoscenze… In particolare gli elettori indecisi che pensate di poter convincere. Potete annunciare fin dall’inizio ai vostri invitati la vostra intenzione di parlare delle presidenziali o semplicemente condurli con disinvoltura verso questo tema durante la conversazione. Non esitate a farvi accompagnare da un amico convinto come voi. Conservare la convivialità del momento è essenziale!” si legge nel tutorial per l’organizzazione della perfetta cena macronista.

 

Seguono poi i consigli più precisi: invitare “da cinque a dieci ospiti”, non di più, “le cui posizioni non siano irreconciliabili”; gli organizzatori della cena dovranno essere “disponibili”, “benevoli” e non dovranno “giudicare” i loro ospiti. Per concludere in bellezza, non dovranno dimenticarsi di chiedere, in attesa del dessert, l’indirizzo email di ogni ospite, affinché En Marche! possa inviar loro ulteriori dettagli sul progetto di Macron.

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