Le foto diffuse dall'Fbi di Alexsey Alexseyevich Belan, uno degli hacker accusati dal dipartimento di Giustizia americano

Gli Stati Uniti accusano due spie russe di aver hackerato le mail di Yahoo

Redazione

Quattro persone, tra cui agenti dell'Fsb di Mosca, sono sospettate di aver rubato dati sensibili di 500 milioni di utenti nel 2014

Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha individuato quattro dei presunti responsabili dell'attacco hacker che nel 2014 ha violato almeno 500 milioni di account mail. Tra di loro ci sono anche due spie russe, agenti dei servizi segreti di Mosca dell'FSB che secondo il dipartimento della Giustizia americano hanno collaborato con altri hacker criminali. "Non permettiamo a individui, gruppi, stati o a combinazioni tra questi di compromettere la privacy dei nostri cittadini, degli interessi economici delle nostre compagnie o la sicurezza del nostro paese", ha detto il procuratore generale Mary McCord. "Speriamo che la Russia rispetti il nostro sistema giudiziario e queste accuse", ha detto McCord.

 

Gli inquirenti hanno precisato che le indagini non interessano i casi di hacking che hanno condizionato la campagna elettorale americana dello scorso anno, ma senza dubbio il fatto che dietro l'attacco a Yahoo risultino spie russe non fa che aggravare il clima di sospetto nei confronti del Cremlino. sono il risultato di una collaborazione stretta con i servizi segreti britannici dell'MI5. Uno degli hacker incriminati era tra i cybercriminali più pericolosi ed era ricercato dall'Fbi da oltre tre anni, ha spiegato il procuratore. Il dipartimento di Giustizia ha diffuso i nomi dei quattro sospettati: Dmitry Aleksandrovich Dokuchaev,  Anatolyevich Sushchin, Alexsey Alexseyevich Belan (tutti e tre residenti in Russia) e Karim Baratov (kazako ma residente in Canada). In particolare, Belan fu aiutato dall'Fsb nell'ottenere "informazioni di intelligence necessarie a evitare la detenzione negli Stati Uniti e in altri paesi fuori dalla Russia", ha spiegato McCord in conferenza stampa. I russi, tuttavia, difficilmente saranno processati in un'Aula americana, in mancanza di un accordo di estradizione tra i due paesi. 

 

Tre anni fa, Yahoo fu accusata di non avere informato in tempo gli utenti della violazione ai loro account email e si era difesa dicendo che gli attacchi hacker erano stati sponsorizzati da altri stati. Il danno di immagine ed economico per la società di Marissa Mayer è stato notevole: milioni di dati personali appartenenti a utenti di tutto il mondo furono violati, tra cui nomi, indirizzi mail, numeri di telefono, date di nascita e password segrete.

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