Una riunione del Consiglio europeo a Bruxelles (foto LaPresse)

Raggiunto l'accordo per il bilancio Ue. L'Italia si astiene

Redazione

Impegni totali per 157,9 miliardi di euro e pagamenti per 134,5 miliardi. Programmi ad hoc per Erasmus, Horizon 2020, disoccupazione giovanile, immigrazione e sicurezza. Il piccolo successo di Renzi in Europa

Raggiunto a tarda notte l'accordo per il bilancio 2017 dell'Unione europea. La non facile intesa tra Consiglio e Parlamento prevede impegni totali per 157,9 miliardi di euro e pagamenti per 134,5 miliardi, pari rispettivamente a un aumento dell'1,7 per cento e a una riduzione dell'1,6 rispetto al 2016. Per la prima volta nell'ottica di queste decisioni, l'Italia si è astenuta benché il documento “rifletta fortemente le principali priorità politiche dell'Ue”.

 

Il compromesso del finanziamento aggiuntivo di 700 milioni dei programmi Erasmus, Horizon 2020 e Iniziativa giovani, in linea con i desideri italiani, non è stato comunque sufficiente per ottenere il voto favorevole della nostra delegazione. Oggetto del contendere la riduzione degli incrementi di risorse in favore dei paesi mediterranei - 332 milioni invece dei 340 previsti inizialmente - e il rinvio temporaneo del finanziamento del fondo per lo sviluppo sostenibile di 250 milioni per affrontare le “cause profonde delle migrazioni”. La Commissione si sarebbe comunque impegnata a reperire risorse necessarie a finanziare il fondo non appena “la sua base giuridica sarà formalizzata”.

 

Insieme a giovani e crescita, ad ogni modo, aumentano le risorse anche a favore dei migranti. Per affrontare la crisi dei rifugiati e il delicato tema della sicurezza ci sono 5,91 miliardi in più (un aumento dell'11,3 per cento). Serviranno per la ricollocazione dei rifugiati, per creare centri di accoglienza, per il sostegno all'integrazione e per il rimpatrio di chi non diventerà cittadino Ue. Il denaro, inoltre, servirà a migliorare la protezione delle frontiere e la prevenzione del terrorismo.

 

Crescita e occupazione prevedono impegni per 21,3 miliardi di euro (più 12 per cento). L'Erasmus ottiene 2,1 miliardi con aumento del 19 per cento, mentre il fondo del piano Juncker ha in pancia impegni per 2,7 miliardi, più 25 per cento rispetto all'anno scorso. Un occhio anche ai giovani: 500 milioni per la per la Youth employment initiative. Stessa cifra per il sostegno ai produttori di latte e agli addetti al bestiame.