Editoriali

I numeri record delle stragi per armi da fuoco in America e il caso della California

Redazione

Dall’inizio dell’anno già 91 vittime, un numero senza precedenti. Di queste, 26 sono morte sul suolo californiano: un dato sorprendente, considerato il complesso mosaico di leggi che regolamenta il possesso di pistole e fucili

Dall’inizio dell’anno, in America, sono morte 91 persone per colpi di arma da fuoco. Un numero senza precedenti secondo i principali siti che si occupano di questo fenomeno. Di queste vittime, 26 sono morte sul suolo californiano. A una prima analisi questo è sorprendente, dato il complesso mosaico di leggi che regolamenta il possesso di pistole e fucili. Parliamo di uno dei pochi stati che sono riusciti a proibire integralmente i fucili d’assalto, che hanno imposto un periodo di attesa per poter acquistare un’arma, che consentono la confisca presso quei soggetti che vengono segnalati come “pericolosi” e infine hanno limitato la possibilità di acquistare numeri elevati di proiettili. Tutto questo però appare come uno sforzo inutile agli occhi dell’opinione pubblica.

 

Il governatore Gavin Newsom ha accusato la leadership nazionale dei repubblicani di non fare abbastanza a livello federale, consentendo l’arrivo di armi. Critiche che non hanno convinto l’opinione pubblica locale,  piuttosto schierata a favore dei democratici. Ad aver sparato nel massacro di Monterey Park, secondo le prime rivelazioni degli investigatori, sarebbe stata un’arma illegale secondo le normative vigenti. Data l’età relativamente avanzata dell’assalitore settantaduenne Huu Can Tran, difficile immaginare che l’acquisto sia avvenuto sul deep web. Non solo: un’altra causa della proliferazione illegale di armi è dovuta all’espansione incontrollata delle coltivazioni di marijuana: secondo un’inchiesta del Los Angeles Times la promessa dei dem di farla finita con i crimini legati alla droga si può considerare fallita, date le difficoltà che ci sono per controllare territori così grandi dove certe strutture sono sorvegliate da uomini armati facenti parte di organizzazioni criminali. Il Golden State potrà affrontare quest’ondata di violenza solo se saprà riportare sotto controllo l’illegalità diffusa. E per quello, in teoria, dovrebbero bastare le leggi vigenti senza accusare i repubblicani. In teoria.

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