Editoriali
A Hong Kong è vietata la “profonda tristezza”
L’arresto di quattro studenti per “apologia di terrorismo”. Rischiano 10 anni di carcere
La polizia di Hong Kong mercoledì ha arrestato quattro studenti universitari con l’accusa di “apologia di terrorismo”. I quattro ragazzi di età compresa tra 18 e 20 anni – membri del comitato studentesco e del consiglio sindacale dell’Università di Hong Kong – durante una riunione avrebbero espresso il proprio rammarico nei confronti del cinquantenne che il primo luglio ha accoltellato un agente di polizia, per poi suicidarsi subito dopo. Le autorità hanno dichiarato che l’uomo avesse in casa del materiale contro la legge sulla sicurezza nazionale e note in cui dichiarava il suo odio per la polizia. In precedenza erano state già messe in guardia le persone contro il lutto per l’aggressore, considerandolo un atto di “terrorismo interno” e dicendo che piangerlo “non è diverso dal sostenere il terrorismo”.
Poco dopo l’aggressione infatti, la Hong Kong University Student Union aveva rilasciato una dichiarazione in cui esprimeva “profonda tristezza” per la morte dell’aggressore e gratitudine per il suo “sacrificio”. Il sindacato studentesco ha ritirato il cordoglio per l’uomo dopo aver affrontato le critiche del governo e dell’università e dopo che alcuni membri del sindacato si sono dimessi. L’università ha risposto tagliando i legami con il sindacato. Tra gli arrestati ci sono il presidente del comitato e il presidente del consiglio del sindacato, che erano tra gli oltre 30 studenti che hanno partecipato alla riunione. Li Kwai-wah, sovrintendente del nuovo dipartimento di sicurezza nazionale della polizia di Hong Kong, ha affermato che la riunione “promuoveva il terrorismo”. L’apologia di terrorismo è punibile con dieci anni di carcere e rientra nella legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong; da quando è entrata in vigore nel 2019, più di 100 attivisti per la democrazia sono stati arrestati ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale.
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