Dal cambio nome dell'Alfa Romeo polacca all’arrivo dei produttori cinesi, passando per la trollata a Repubblica. I successi del ministro delle Imprese rischiano solo di spingere ulteriormente il gruppo fuori dall'Italia
In questo scontro tra Stellantis e il governo italiano nessuno ci sta facendo una bella figura. Certamente non il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, uscito vittorioso dal braccio di ferro con il gruppo automobilistico: non si chiami Milano un’auto prodotta in Polonia, aveva intimato il ministro citando, peraltro, una legge sbagliata del 2003. “Credo sia una buona notizia, che giunge proprio nella giornata del made in Italy che esalta il lavoro” dice ora, celebrando il fatto che Stellantis abbia cambiato il nome al nuovo modello dell’Alfa Romeo anziché spostato il sito di produzione (cosa che forse avrebbe giustificato l’esultanza).
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