Inquinamento atmosferico a Jakarta, Indonesia (LaPresse)  

Sorpresa. Si vive di più dove c'è smog, si vive meno dove si è più poveri

Jacopo Giliberto

Mettete una cartina dell’inquinamento a fianco alla cartina della speranza di vita: le zone più inquinate sono quelle con l’aspettativa di vita più lunga. Non è l’inquinamento il nemico numero uno, è la povertà

Esempio numero uno. La pianura padano-veneta è fra le aree più inquinate d’Europa. La pianura padano-veneta è fra le aree con la maggiore longevità al mondo. Esempio numero due. Nell’inquinatissimo stato di Delhi, quello più impestato da Pm 2,5 di tutta l’India, l’aspettativa di vita è 73,2 anni mentre nell’ecologico e pulito stato di Odisha-Orissa si riduce a un’aspettativa di vita medievale di appena 61,6 anni. Se ci si basasse sulle correlazioni spurie (tema su cui lo statunitense Tyler Vigen ha fatto diversi studi), allora la conclusione parrebbe: l’inquinamento fa bene alla salute. Anticipo a queste righe la conclusione: l’inquinamento non fa bene alla salute, ma non fa nemmeno così male anzi è quasi irrilevante per la salute; ciò che fa ammalare di più e morire prima è soprattutto la povertà, e ciò che fa vivere più sani e più a lungo è il benessere economico perfino in un’aria impestata come quella di Vercelli o di Utrecht.

 

Per questo motivo – come ha scritto ieri il Foglio nell’articolo intitolato “Poca nebbia in Val Padana. Le idee errate sull’inquinamento (molto inferiore che in passato)” – è una correlazione spuria ciò che in questi giorni ci viene imposto da articoli sui giornali, sulle piattaforme social, da messaggini sulla chat del telefonino. Sproloquiano con tono indignato su quante persone muoiono per colpa dello smog. Le stime sulla strage – roba che la gente dovrebbe cadere stecchita a mazzi per strada – si basano su alcuni criteri adottati dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) per correlare la qualità dell’aria con il rischio di malattie.

 

L’Oms aveva cominciato a studiare le malattie tipiche dello stile di vita della povertà. Se si mette una cartina dell’inquinamento a fianco alla cartina della speranza di vita, cioè lo stato di salute, secondo gli indignati della correlazione spuria dello smog le due cartine dovrebbero coincidere. Più inquinamento dell’aria, vita più breve. Sorpresa. Al contrario le zone più inquinate sono quelle con l’aspettativa di vita più lunga. Nelle inquinate in Ruhr, Olanda, Pianura padana, New York, Pechino e Calcutta si vive più a lungo che in Calabria, Midwest, Mongolia interna, Odisha.

 

Stando alle classifiche del Sole 24 Ore, le dieci province con la vita più lunga e sana sono dove le centraline antismog vanno in affanno da superlavoro: nell’ordine c’è più salute nelle irrespirabili Pordenone, Trento, Rimini, Firenze, Monza, Treviso, Bolzano, Milano, Ravenna e Brescia, ansimanti province dei termovalorizzatori e dei diesel in coda. Al contrario, coincidono come se fossero disegnati dalla stessa mano i dati della salute e i dati del pil.

 

Si vive più a lungo e più sani dove si è più ricchi, indipendentemente dalle polveri Pm 2,5 e dall’ossido di azoto. Si vive meno e più malati dove si è più poveri. Quei poveri che nelle baracche respirano l’aria contaminata dalla carbonella nel braciere hanno una salute peggiore perché non hanno acqua pulita, non fognature per allontanare i liquami, non frigoriferi né imballaggi sterili per conservare gli alimenti in modo sano, igienico e sicuro. Mangiano male perché soltanto quello possono concedersi. Si spostano usando veicoli poco sicuri. La disponibilità di medicine e cure è modesta. I lavori nei campi, negli opifici o sulle impalcature di legno sono spesso poco sicuri. Si vive più a lungo, con una qualità della vita migliore, e ci si ammala meno dove si è più ricchi, dove c’è più varietà di cibo, dove il cibo è ben conservato e ben protetto da sporcizia e contaminazioni, dove l’acqua è potabile, dove i lavori non sono pericolosi per la vita, dove le case sono calde d’inverno, dove ci sono medici, ospedali e ambulanze. L’inquinamento fa male a molte persone, e in diversi casi è fatale. Ma il nemico da combattere è la povertà. E’ quello l’inquinamento vero che uccide le persone a milioni. E’ l’inquinamento della povertà, dove la vita è brutta, sporca, ignorante, faticosa, piena di scabbia e di malattie; e breve. Per questo motivo a molti fa comodo indicare come nemico lo smog.

Di più su questi argomenti: