Editoriali

Il partito trasversale dell'extra-tassa

Redazione

Il provvedimento sulle banche è il contrario delle promesse. La manovra del governo scatena le opposizioni che chiedono ancora più tasse. Dalla flat tax alla statalizzazione dell'economia

Non era esattamente quella che aveva proposto in campagna elettorale, ma a suo modo la tassa sui cosiddetti extra profitti delle banche è una “flat tax incrementale”. Giorgia Meloni aveva infatti promesso un’aliquota diversa per gli aumenti di reddito rispetto all’anno precedente: è esattamente questa la ratio dell’imposta retroattiva che ha fatto crollare i titoli bancari e allarmare gli osservatori internazionali. Lo strumento è lo stesso, sebbene la logica sia esattamente opposta: Meloni proponeva di tassare con un’aliquota più bassa gli incrementi di reddito, evidentemente ritenendo gli utili una cosa positiva, ora invece ha deciso di tassarli con un’aliquota più elevata, ritenendo evidentemente i profitti una cosa brutta. Al di là dell’incoerenza, la mossa del governo ha dato la stura a una furia tassatrice come forse non si è mai vista nella storia di questo paese.

La critica più dura nei confronti del governo è che è troppo poco. Un fronte trasversale, come non si vedeva dai tempi del Superbonus, ha rilanciato. Il Pd, con Andrea Orlando, oltre alle banche ha chiesto di tassare gli “extraprofitti accumulati senza merito”, farmaceutica, energia e logistica. Giuseppe Conte, vuole che si estenda la norma agli “extraprofitti accumulati dal settore di assicurazioni, aziende farmaceutiche e belliche”. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso, dopo aver annunciato una lotta dura contro le multinazionali che vogliono investire in Italia e messo un tetto ai prezzi dei biglietti aerei, adesso punta contro “i margini eccessivi delle società di raffinazione”. Maurizio Gasparri pretende si acceleri “ogni forma di imposizione fiscale che riguardi i giganti della rete”. Mentre la Cgil chiede di non fermarsi a un “provvedimento estemporaneo” ed estendere la tassa sugli extraprofitti a “tutte le imprese e i settori”. Altroche flat tax, in Italia di incrementale si vede solo una trasversale statalizzazione dell’economia e sudamericanizzazione della politica.