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Editoriali

Elogio del Salvini incoerente: prometteva di abolire le accise ma le ha aumentate

Redazione

La decisione di annullare gli sconti sulla componente fiscale dei carburanti contraddice le promesse elettorali del leader della Lega. Ma è una scelta giusta 

Nel 2018, fresco di successo alle urne, Matteo Salvini annunciò l’intenzione di tener fede a una solenne promessa elettorale: “Al primo Consiglio dei ministri, cancelleremo le accise sulla benzina”. Non se ne fece nulla, né al primo né all’ultimo Consiglio del governo Conte di cui era vicepremier e ministro dell’Interno. Ora che è ministro dei Trasporti del governo Meloni, e quindi con una responsabilità più diretta sull’argomento, Salvini ha fatto l’esatto contrario: dal 1° gennaio sono aumentate le accise sui carburanti, con l’abolizione definitiva degli sconti da 30 centesimi al litro introdotti dal governo Draghi che erano già stati tagliati del 40 per cento nel mese di dicembre. La decisione impopolare, tutta made in Lega, visto che è stata presa in accordo con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha una sua razionalità economica. I prezzi dei carburanti sono in costante calo: secondo le rilevazioni del ministero dell’Ambiente, già a metà dicembre la riduzione dei prezzi aveva assorbito l’aumento delle accise di 12 cent deciso a novembre.  Dal 1° gennaio, con l’ulteriore aumento di 18 cent al litro, benzina e gasolio costano alla pompa meno di giugno, quando costavano rispettivamente 2,03 euro e 1,97 euro al litro.

Il taglio delle accise era un sussidio molto costoso, pari a circa 1 miliardo di euro al mese, che aveva una sua utilità all’inizio dell’emergenza. Ma aveva un forte effetto regressivo, visto che ne beneficiavano soprattutto i redditi più elevati. Adesso è il momento di ottimizzare le risorse, che sono sempre di meno, per indirizzarle nel modo più efficiente possibile: aiuti mirati alle famiglie più povere e alle imprese per sostenere la capacità produttiva. Una regola generale, che avrà probabilmente anche le sue eccezioni finora non emerse, è che quando Salvini fa il contrario di ciò che dice fa la cosa giusta. La legge è confermata, neppure le accise fanno eccezione.

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