Due economisti ci spiegano perché la ripresa sarà diversa per ogni regione
Un'analisi del prof. Peracchi (Eief) fissa tra il 5 e il 16 maggio l'azzeramento dei nuovi contagi. Le differenze territoriali e la possibile ripresa dell'attività produttiva secondo un modello arcipelago
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Roma. Ancora un mese e mezzo, forse. E il “forse”, come vedremo, è una parte molto importante dell’affermazione. Ma tanto ci vorrà prima di arrivare a un azzeramento giornaliero dei contagi in Italia, che secondo gli economisti dell’Einaudi Institute for Economics and Finance (Eief) sarà tra il 5 e il 16 maggio. L’arco temporale indicato dall’istituto di ricerca deriva da una previsione del professor Franco Peracchi, economista alla Georgetown University, all’Eief e a Tor Vergata, ottenuta estrapolando un modello statistico stimato sui dati forniti dalla Protezione civile. E, anche per questo motivo, la previsione viene aggiornata quotidianamente in base ai nuovi dati forniti dal Dipartimento guidato da Angelo Borrelli sul sito dell’Eief, nella pagina dedicata al “Covid-19 forum”, dove gli economisti dell’istituto aggregano le analisi pubblicate anche sul Foglio.
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- Luciano Capone
Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali