Mario Draghi (foto LaPresse)

Draghi temporeggia sui prestiti alle banche, ma le Borse reagiscono bene

Mariarosaria Marchesano

Telefonici negativi in tutta Europa, eccetto Telecom che corre dopo l'esposto di Vivendi alla Consob

Milano. Le Borse europee sono positive a metà mattinata nonostante il peggioramento dell'indice di fiducia delle imprese tedesche (Ifo). I mercati sono stati messi di buon umore dalla scelta della Bce di mantenere una politica dei tassi accomodante non chiudendo, allo stesso tempo, la porta a nuove misure di sostegno per il settore bancario (la terza tornata di dei prestiti Ltro) che potrebbero arrivare a marzo. L'impressione di diversi operatori di mercato, compresi gli analisti di Bofa Merrill Lynch che stamattina hanno diffuso un report, è che "il cambiamento nella bilancia del rischio" sia stato il vero motivo della comunicazione della Bce che resta in "modalità monitoraggio" sullo stato di salute dell'economia. "Gli sviluppi del mercato del lavoro saranno fondamentali per decidere", dice Bofa. Gli indici azionari salgono in modo convincente nelle prime battute, con Francoforte capofila nel Vecchio Continente e Piazza Affari in salita dello 0,7 per cento dopo le prime due ore di contrattazioni.

  

E' il settore delle telecomunicazioni l'unico a viaggiare in controtendenza nell'azionario europeo: pesa la performance di Vodafone a Londra dopo che il gruppo ha annunciato ricavi in calo del 6,8 per cento nel terzo trimestre pur confermando la guidance sull'intero esercizio. Fa eccezione Telecom Italia, in forte recupero oggi a Piazza Affari dopo essere stato penalizzato dalle ultime forti dichiarazioni di Vivendi che ha inviato alla Consob e al collegio sindacale della stessa Tim un esposto con il quale ha chiesto di anticipare l’assemblea dal 29 marzo a fine febbraio, ma non solo. Tra le istanze dei francesi, soci con il 24 per cento, anche quelle relative all’analisi di presunte irregolarità compiute sia nella svalutazione che in alcune recenti nomine.

 

Gli acquisti premiano il comparto auto, guidato dai titoli francesi (Valeo e Renault) e tedeschi (Volkswagen e Continental). Forti acquisti anche sui minerari e sulle banche. Ancora in luce il comparto tecnologico anche se si aspetta di vedere la performance di Intel a Wall Street: dopo la pubblicazione di conti record 2018, accompagnati però da un outlook deludente, le azioni del gruppo Usa sono precipitate del 7 per cento nelle contrattazioni after hours.

 

Sul listino milanese la migliore è il gruppo del risparmio gestito Azimut, già ieri protagonista grazie alla revisione dei sistemi di calcolo delle commissioni di performance dei fondi. Salgono anche Brembo, Pirelli e Fca e Unipol, e nuovo allungo di Mediaset sulle indiscrezioni relative all'avanzamento del progetto di creazione di un polo europeo della tv con la tedesca Prosiebensat (che corre a Francoforte) e che coinvolgerebbe anche il riassetto di Mediaset Espana.

  

Torna anche a salire il prezzo del petrolio: la crisi venezuelana, con gli scontri in atto dopo l'autoproclamazione del leader dell'opposizione Juan Guaidò come nuovo presidente del paese – grande esportatore di greggio – e la prospettiva di possibili sanzioni americane sul petrolio di Caracas fanno salire le quotazioni dopo un paio di sedute penalizzate dall'aumento delle scorte Usa.