Svizzera: Inca, esito referendum illusione di difendere lavoro connazionali

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Roma, 26 set. (Labitalia) - "L'esito del referendum rappresenta l'illusione di difendere il lavoro dei propri connazionali, a scapito degli immigrati". Così Andrea Malpassi, responsabile Estero Inca (il patronato della Cgil), commenta con Labitalia l'esito del referendum tenutosi nel Canton Ticino in materia di lavoro frontaliero. "Occorre lavorare -auspica- sull'integrazione e non sulla chiusura delle frontiere".

Roma (Labitalia) - "L'esito del referendum rappresenta l'illusione di difendere il lavoro dei propri connazionali, a scapito degli immigrati". Così Andrea Malpassi, responsabile Estero Inca (il patronato della Cgil), commenta con Labitalia l'esito del referendum tenutosi nel Canton Ticino in materia di lavoro frontaliero. "Occorre lavorare -auspica- sull'integrazione e non sulla chiusura delle frontiere".

 

"Sono amareggiato dall'esito del voto: è un brutto segno -ammette- che viene da un'area in cui la lingua ufficiale è l'italiano. E' un segnale xenofobo nei confronti degli italiani e degli stranieri in generale".

 

"Comunque -ammette Malpassi- in attesa della ratifica della Confederazione non cambia nulla, anche perché a legiferare sulla materia è la Confederazione stessa e non i Cantoni".

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