Terremoto: per gli architetti, bene il governo sul piano della prevenzione

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Roma, 29 ago. (Labitalia) - "E' importante ciò che hanno detto Renzi e Delrio su un piano nazionale di prevenzione sismica strutturale e non legato alle emergenze. E' la prima volta che un governo si sbilancia in questo senso e noi architetti non possiamo che esserne contenti". Così Giuseppe Capocchin, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, sul post-terremoto e sugli interventi da mettere in campo.

Roma (Labitalia) - "E' importante ciò che hanno detto Renzi e Delrio su un piano nazionale di prevenzione sismica strutturale e non legato alle emergenze. E' la prima volta che un governo si sbilancia in questo senso e noi architetti non possiamo che esserne contenti". Così Giuseppe Capocchin, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, sul post-terremoto e sugli interventi da mettere in campo.

 

Secondo Capocchin, "è importante che si punti su fondi strutturali e non straordinari". "Noi da anni stiamo battendo il chiodo non solo della prevenzione sismica - avverte - ma anche di quella idrogeologica. E giudichiamo positivamente l'incontro tra il premier e Renzo Piano, in cui si è parlato di 'ricucire invece di distruggere'".

 

E i professionisti sono pronti a fare la loro parte. "Mercoledì ci sarà a Roma -annuncia- un'assemblea straordinaria delle professioni tecniche, nel pomeriggio, per definire interventi legati all'analisi e alla verifica dei fabbricati rimasti in piedi nelle zone terremotate". E Capocchin apre all'ipotesi di Piano "di realizzare casette in legno per i sopravvissuti, pronte in 3-4 mesi, in vista della ricostruzione delle abitazioni".

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