Perché questo Consiglio europeo è centrale per il sostegno all'Ucraina

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Consiglio europeo centrale per il sostegno all’Ucraina. Olaf Scholz, cancelliere tedesco, è il più atteso e osservato. Ha tentennato, ha promesso, si è impegnato nella sua maggioranza, ma non ha ancora detto e deciso qualcosa di definitivamente chiaro. Oscilla tra l’aumento del bilancio militare e il rifiuto di inviare all’Ucraina i missili a lungo raggio. Sapeva oggi che i microfoni erano soprattutto per lui e ha risposto rivolgendosi direttamente a Vladimir Putin, perché non si illuda di un cedimento tedesco.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

L’Italia e la linea di politica internazionale da desalvinizzare.

Fatto #2

I conservatori conservano soprattutto ciascuno la propria posizione, a forza di veti reciproci si conserva tutto com’è. Mentre un Luca Zaia sempre meno salviniano dà buca gentilmente al raduno dei nazionalisti estremi ospitati in Italia dalla Lega.

Fatto #3

Anche visto dall’Inps il mercato del lavoro si mostra in buona salute, ma anche da questi dati si capisce che ci sarebbero ben maggiori spazi di crescita con un migliore incontro tra domanda e offerta e cioè con una migliore capacità di formazione.

Oggi in pillole

• I giorni per il voto alle europee, compreso quello degli studenti fuori sede.

• Biden scherza sui guai finanziari di Trump.

• Apple ha esagerato con la potenza di mercato, secondo l’amministrazione americana.

• Il Canada contro l’accordo commerciale con l’Ue.

• Tutti abbassano i tassi (oggi ha cominciato la Svizzera) e va contromano solo la Lira turca, perché in Turchia la banca centrale era stata commissariata per ragioni politiche ed elettorali e ora è costretta a dare una medicina ancora più pesante, con tassi al 50%.

• I passeri del Maradona.

• Difendere le margherite.