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Di cosa parlare stasera a cena

La liberazione di due ostaggi di Hamas

Giuseppe De Filippi

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La bravissima Anne Applebaum per rendere le nostre cene meno tranquille. E il giudizio di Liz Cheney sulle parole di Trump. Il Foglio di oggi parlava di necessità. Cioè delle decisioni politiche che derivano non dalla selezione di varie opzioni e dalla composizione di diversi interessi ma dallo stato delle cose e dagli obblighi che determina. Prima di noi (ma non tanto prima) vale per Israele, come ha scritto Giuliano Ferrara, e poi vale per noi europei, come osservato da Claudio Cerasa. E guardate che tutto questo non è un’alternativa alla politica internazionale, alle trattative, alle mediazioni, ma è una condizione per potersi cimentare in tutte quelle belle cose, alle quali si accede solo da posizioni di forza. 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

L’esercito di Israele ha liberato due ostaggi con una complessa operazione sul campo. Per il governo israeliano e per i responsabili militari la pressione armata su Gaza è necessaria per ottenere altre liberazioni e per sostenere la trattativa (vedi sopra, stessi argomenti)  Mentre alcuni governi europei, oggi particolarmente energico il ministro inglese David Cameron, aumentano l’intensità delle richieste di interruzione delle operazioni militari da parte di Israele. Con i Paesi Bassi pronti a fermare il sostegno essenziale per le forze armate israeliane. 

E c’è chi, invece, cerca di tenere fede alla realtà dei fatti. E lo fa mettendo a rischio la propria vita, con un’iniziativa clamorosa nel cuore del potere oscurantista iraniano (sempre grazie a Mariano Giustino per il suo lavoro).

Fatto #2

Nella maggioranza c’è una certa preoccupazione per le confuse trattative con gli agricoltori, dopo che il tentativo di centralizzare tutto a Palazzo Chigi e con l’autorevolezza di Giorgia Meloni è rimasto un po’ in sospeso. Ora il timore è che si avviino troppi colloqui e si promettano compensazioni e miglioramenti non compatibili con il bilancio dello stato e con l’opportunità politica.

Fatto #3

Dove studieranno ragazze e ragazzi (c’è pure chi sceglie il liceo caro al ministero delle imprese).

Oggi in pillole

  • Joe Biden si butta su TikTok, senza timori per la sicurezza e la proprietà cinese. Vuole offrire una prova di lucidità e, si direbbe, giovanilismo. Tutto serve e non bastano né gli ottimi risultati economici né aver guidato gli Usa e gli interessi occidentali con molta efficacia.

  • L’opposizione si organizza sull’asse Conte-Landini (e il Pd sta un po’ di lato).

  • Servono più lavoratori e lavoratrici (ascoltate Maurizio Del Conte).

  • Sobillare contro la scienza è pericoloso, ha ragione Aureliano Stingi. E poi bastava chiedere (che dovrebbe essere un obbligo per i giornalisti).

  •  La vita di Kelvin Kiptum.

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