Di cosa parlare a cena stasera

L'operazione di Israele a Gaza è anche uno scontro (a distanza) con l'Iran

Giuseppe De Filippi 

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Per leggere la versione senza paywall, iscriviti alla newsletter "Di cosa parlare stasera a cena" a questo link: è gratis!


Eppur si vede una strategia, anche nel momento in cui l’esercito israeliano colpisce nel territorio della striscia di Gaza e cerca (e trova) gli uomini di Hamas responsabili dell’attacco del 7 ottobre. C’è l’attacco contro i terroristi ed è non solo legittimo, categoria importante ma non troppo, ma soprattutto fondato nella logica della difesa dell’esistenza di Israele. Il modo in cui viene condotta la campagna di guerra però non è ispirato alla pura rabbia, anche se c’è una continua azione di propaganda con cui si cerca di addossare agli israeliani un puro e semplice desiderio di uccidere civili. La guerra portata nel territorio di Hamas è diretta alla distruzione della capacità operativa del gruppo terroristico ed è, anche, uno scontro a distanza con l’Iran.

Quest’ultimo aspetto, pur tra mille dichiarazioni di facciata, non può dispiacere a una parte del potere islamico nel mondo, a cominciare dai sauditi. E si torna per questa via alla strategia che comincia a potersi tratteggiare osservando dall’esterno. La guerra sarà lunga, dicono le autorità israeliane, con una comunicazione diretta a togliere ad Hamas la speranza di poter riprendere tra un po’, come se nulla fosse, le manovre terroristiche e soprattutto ad amministrare potere e denaro a Gaza e a gestire un consenso estorto con la forza. L’obiettivo della guerra è impedire per sempre quella possibilità per Hamas e pazienza se in futuro l’organizzazione terroristica verrà sostituita da qualcosa di simile. Intanto, però, non si ferma l’azione diplomatica, soprattutto grazie alla capacità di tessere rapporti da parte degli Usa. La visita di Antony Blinken in Arabia Saudita, proprio mentre infuriano scontri e invettive, è un passo di grande rilievo

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Il confronto militare, a distanza, con Hezbollah. 

Fatto #2

La vergogna dell’Onu

Fatto #3

Domani un altro pezzo di riforma fiscale, con l’avvio del concordato preventivo. A proposito, forse serve che il tassista bolognese autore della ottima operazione di trasparenza sugli incassi venga difeso da qualche autorità pubblica e che i suoi diritti di lavoratore vengano tutelati. 

Oggi in pillole

Di più su questi argomenti: