(foto Ansa)

Di cosa parlare stasera a cena

Perché è sbagliato boicottare dall'Italia la nomina europea di Di Maio

Giuseppe De Filippi

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Luigi Di Maio viene nominato dall’alto rappresentante dell’Ue per la politica estera Josep Borrell per l’incarico di trattare le questioni riguardanti il commercio del gas con l’Europa. Borrell, espressione del consiglio europeo e cioè dei governi nazionali, gli dà praticamente una delega per un settore di sua competenza. Serve un rapporto di fiducia e questo fa sì che nella scelta il peso di Borrell sia determinante. Certamente l’Italia aveva proposto da tempo Di Maio, con un interessamento personale di Mario Draghi, ma poi a decidere è chi dovrà fare affidamento personalmente e direttamente sul lavoro dell’inviato europeo presso paesi dalle forti dotazioni energetiche.

Tutto questo per dire che le proteste, un po’ sguaiate, che si stanno vedendo ora in Italia non sono all’altezza del paese e del ruolo italiano nella politica europea. Ci saranno anche tentativi di affossare la nomina, una scelta che sembra fondata su una specie di odio personale per Di Maio e non su ragioni politicamente difendibili. L’Italia ha dato l’esempio nella capacità di diversificare le fonti energetiche, con una speciale attenzione al gas, riuscendo a liberarsi in tempi da record dal ricatto energetico russo. Un incarico come quello dato a Di Maio tocca quindi temi di grande rilievo per l’Italia e non ha senso fare una guerra di retroguardia per danneggiarlo. 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Dopo le bestialità sulle repubbliche ex sovietiche dette dall’ambasciatore cinese a Parigi la Cina tenta di rimediare.

Fatto #2

Il brivido dell’ennesima trattativa estenuante e inconcludente per le compagnie aeree controllate dallo stato italiano. Ulteriore rinvio per l’ingresso di Lufthansa nel capitale di Ita.

Fatto #3

L’orientamento contrario ai vaccini, con bersaglio prevalentemente quello contro il morbillo per i bambini, aveva preso a diffondersi prima della pandemia e purtroppo sembra che le cose nel frattempo siano peggiorate.

Oggi in pillole

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