di cosa parlare stasera a cena

La Nato, l'elezione dei sindaci, Twitter. E il metodo fogliante

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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Il metodo fogliante celebrato in tutta la sua forza nell’intervista di Claudio Cerasa a Giorgia Meloni pubblicata oggi. Molti spunti interessanti, certamente, e qualche indicazione sulle prossime mosse del governo, oltre alla percezione della voglia di caratterizzarsi come gruppo fondamentale della maggioranza da parte della premier e del suo partito. E questo vale come risposta alle continue stilettate leghiste sul programma e sugli obiettivi futuri. Ma, dicevamo, nell’intervista trionfa il metodo fogliante, cioè l’attenzione per tutte le istanze insieme alla capacità di mantenere una propria linea (ad esempio sui rapporti con l’Europa) senza sovrastare il pensiero altrui. Il risultato è che il lettore può sapere sia cosa pensa il Foglio sia cosa pensa l’intervistato, senza colpi bassi e senza censure.

 
Le tre "cose" principali

Fatto #1

Giornata di riunioni dei principali capi politici e comandanti militari della Nato. Il punto, ripetuto e ribadito, è il mantenimento dell’alto livello di sostegno all’Ucraina. Da parte tedesca fa notizia l’apertura alla fornitura di aerei da caccia.

 

Fatto #2

Ha ragionissima il Pd sulla legge elettorale per i sindaci nei comuni sopra i 15.000 abitanti. La norma funziona benissimo da 30 anni, nessuno se ne è mai lamentato (tranne Roberto Calderoli dopo la rimonta del centro-sinistra extralarge di Udine), ha garantito stabilità e ha spinto le forze politiche a comportamenti seri e conseguenti attraverso le scelte su alleanze e su successivi schieramenti nei ballottaggi. Cambiarla sarebbe una calderolata e una provocazione, a ben guardare, anche verso il resto della maggioranza

 

Fatto #3

Twitter leva le classificazioni dei media in base al controllo statale, mentre, tutt’altra storia, Elon Musk paga personalmente la spunta blu dei grandi personaggi che vuole trattenere e ai quali vuole che si accodino gli spuntati blu ma paganti in proprio. Tra le spunte offerta da Musk c’è quella di Stephen King. E lo scrittore, grandissimo twittatore tra l’altro, risponde prendendo in giro

 

Oggi in pillole

  • Errore di sbaglio in salsa russa
  • La discussione attorno al destino dell’orsa Jj4 si fa ancora più complicata per gli effetti sul turismo
  • Guai a chi usa il nome Champagne invano, come una storica birra associata, per soprannome, al vino frizzante imbottigliato in Francia le cui bottiglie sono state distrutte alla frontiera (e poi parte la litania sui francesi che sanno far rispettare le loro produzioni storiche e noi italiani copiati e derisi dall’italian sounding, ma inondatori mondiali di Prosecco). Ma i produttori bella birra incriminata rispondono che le loro bottiglie portano da 120 anni il nome di “Champagne della birra” senza che nessuno ne avesse fatto una questione. E con il calcio Champagne, allora, come la mettiamo?
  • Potrebbe diventare beato il gesuita che portò cristianesimo e cultura italiana alla corte imperiale cinese
  • C’è un pezzetto di Uk dove la Brexit non vale del tutto, ad esempio per i documenti
  • Giustizia sportiva in sbandata anche nella vicenda Lukaku, ha ragione l’Inter a segnalare l’assurdità della decisione che lascia il suo giocatore come unico sanzionato, malgrado sia stato colpito da offese razziste