(foto Ansa)

Di cosa parlare stasera a cena

Le mosse della Lega per distinguersi dal governo (sull'immigrazione)

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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Ieri dicevamo che nella maggioranza ci si distingue correndo al centro e lo dicevamo contro il parere di gran parte degli osservatori italiani. Oggi subito succede qualcosa che ci smentisce (ma non del tutto) con i leghisti un po’ conosciuti a passarsi dichiarazioni quasi identiche per dire che con il decreto Cutro, quello sulle nuove regole per la definizione dei diritti dei migranti in arrivo in Italia, si torna allo spirito e in parte anche alla lettera dei decreti sicurezza di Matteo Salvini. Un po’ lo devono dire, certo, per accontentare il loro leader, un po’ forse ci credono. Ma non è del tutto vero, anzi. Il punto è propagandistico/politico, perché la Lega, nell’infinito bacino di paure legate alle migrazioni, vuole ritrovare il suo primato elettorale e si butta, anche un po’ goffamente, a occupare gli spazi di comunicazione. Il gioco potrebbe essere ancora più duro se i leghisti cominciassero a distinguere tra loro iniziative, come il decreto che ora cercano di intestarsi, e inerzia del governo meloniano, travolto dai numeri degli sbarchi. Insomma, la sfida è fluida e dinamica, se il governo fa il centrista i leghisti diventano super destri, se il governo fa il sovranista o peggio allora i leghisti si riscoprono difensori dello stato di diritto e dei principi democratici

Postilla: di una vignetta volgare e non divertente non dobbiamo parlare a cena e neanche dopocena. Qui abbiamo criticato e richiamato Francesco Lollobrigida per la gravità dell’espressione “sostituzione etnica”, ma poi lui stesso ha escluso certe implicazioni, ammettendo l’errore per ignoranza, i suoi alleati di governo lo hanno fortemente attaccato, e la cosa non è finita ma almeno si è potuto considerarla con una certa distanza critica. Come ha fatto oggi il Foglio.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Sergio Mattarella fa visite importanti, a quel confine Nato che si è ormai affermato come luogo strategico mondiale. E parla, tra l’altro, contro la disinformazione russa.

Fatto #2

Giancarlo Giorgetti alle commissioni economiche del Parlamento conferma che il fisco aiuterà le famiglie con figli, dà la linea della manovra e degli interventi fiscali per i lavoratori dipendenti, tranquillizza tutti sull’imminente ingresso di Lufthansa nel capitale di Ita.

Fatto #3

La brutta storia della fuga di Artem Uss, le risposte di Carlo Nordio in aula, anche per difendere la sua scelta di inviare ispettori negli uffici giudiziari in cui sono state prese le decisioni sui domiciliari al giovane erede di uno dei principali oligarchi russi.

Oggi in pillole

  • Gli indicatori del benessere in Italia.

  • L’Italia turistica ci riprova, dopo qualche fallimento imbarazzante nel passato (idee come “very bello” o appelli accorati come “please visit Italy”), e si butta sulla Venere di Botticelli (obiettivamente tra le immagini artistiche più conosciute universalmente) rivestita con varie combinazioni molto semplici, una camicia sportiva e sbarazzina e forse un pizzico santancheiana oppure gonna corta e giacca blu su magliettina a strisce. Lo slogan che percorre tutte le fotografie non è male, dice “Open to meraviglia”, inglese facile e un termine italiano molto rinascimentale e universalmente conosciuto e comprensibile oltre che assonante con aggettivi di molte lingue europee. Comunque, la stagione promette bene e che Venere ci accompagni.

  • SpaceX esplode poco dopo il lancio, ma poteva andare peggio, poteva non partire proprio, e i tecnici sono soddisfatti per il super razzo che potrà (con qualche aggiustamento) raggiungere Marte.

  • In attesa del prossimo Musetti-Sinner (si replica a Barcellona) c’è un amaro e umanissimo quasi addio alle scene tennistiche da Rafa Nadal.

  • A proposito, ecco perché i capelli diventano grigi.

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